Il rugby a tinte arcobaleno
Una squadra di rugby composta soprattutto da omosessuali lancia una campagna LGBT: "Mostra i denti contro l'omofobia". Anche lo sport deve essere conquistato dal credo gay.
La squadra si chiama “Libera Rugby Club” ed è composta al 70% da giocatori omosessuali. Ieri al parco Forlanini di Milano, Libera insieme all’associazione Althea ha lanciato la campagna “Mostra i denti contro l’omofobia” affinchè anche lo sport sia conquistato dal credo gay. I partecipanti, tra cui anche il campione di nuoto Massimiliano Rosolino, si sono fatti un selfie con paradenti colorati da postare poi sui social e così lanciare la campagna anche on line. Si è poi disputato un incontro di rugby tra Libera e una selezione di ex nazionali. All’iniziativa ha partecipato.
L'intento è quello di far inserire negli statuti delle differenti federazioni sportive il divieto di discriminazione in base all'orientamento sessuale. Andrea Carega, uno dei rugbisti di Libera, spiega così il senso dell’iniziativa: «Negli sport di squadra. È in queste realtà, soprattutto, che si percepisce l’omofobia ancora molto presente nel mondo sportivo italiano. Quando sei un adolescente, che magari si sta rendendo conto del proprio orientamento sessuale, avvicinarsi a uno spogliatoio nel quale gli insulti agli omosessuali sono la normalità diventa davvero difficile. Ti senti escluso. Non accettato. Ed è la cosa peggiore che possa succedere perché lo sport dovrebbe essere sempre sinonimo di libertà e inclusione». L’opinione di Carega è diventata ormai un dogma impossibile da rifiutare: devi essere a favore dell’omosessualità altrimenti sei “omofobo”.