Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il perché della legge

Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato. (Mt 12,1-8)

Schegge di vangelo 17_07_2015
Vangelo

In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato». (Mt 12,1-8)

Ci rendessimo sempre conto del perché della legge! Perché una prescrizione, perché un comando, perché una proibizione… Non semplicemente perché “qui si fa così – si è sempre fatto così”. La legge è per l’uomo e la legge suprema è la carità. Il Figlio dell’uomo – Gesù! – è venuto tra noi per ribadire e garantire questa grande legge. Egli non solo l’ha insegnata con parole e parabole, ma l’ha messa concretamente in pratica. Gesù ci ama e ha percorso per primo la strada di un amore concreto e operoso verso ciascuna persona.