Il Pane della Vita
«Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!». (Gv 6, 30-35)
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!». (Gv 6, 30-35)
Come la folla, ci sbagliamo spesso in fatto d’amore. Troppo spesso pensiamo che l’amore sia fare, compiere opere, ma l'amore è diverso dalle opere. Per quanto grandi e perfette, le opere non sono la sostanza dell’Amore. Neppure i miracoli sono segni esclusivi dell’amore. Perché l'amore è presenza alla vita dell'altro, di chi si ama o che si vorrebbe amare. E quindi, in ultima analisi, l'amore è la Sua presenza. La Presenza di Cristo. È Lui, il pane disceso dal cielo, che si spezza e si moltiplica e sazia per l’eternità.