Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il giorno finale

Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. (Lc 17,26-37)

Schegge di vangelo 13_11_2015
Vangelo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata». Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi». (Lc 17,26-37)

Basta mangiare, bere, comprare? Tutta qui la vita? Passano i giorni e gli anni; e noi, verso dove andiamo? Che cosa ci aspetta? Ci aspetta la manifestazione del Figlio dell'uomo. Ci aspetta la venuta gloriosa di Gesù. Se questa sarà la nostra 'fine', vogliamo vivere in modo da essere riconosciuti da Colui che verrà. Per questo, desideriamo conoscerlo e riconoscerlo fin da ora. Egli ci ripete che l'unico modo per conservare la nostra vita, è perderla per Lui. In questo modo, nel crollo dell'ultimo giorno e, prima ancora, nella dispersione quotidiana, il suo braccio forte ci salva.