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DIETRO AL CORONAVIRUS

Il crollo delle false certezze

Il tempo che viviamo fa crollare tutte le vuote certezze, le illusorie presunzioni di potenza, la speranza di poter contare sulle forze dell'uomo. Questo è il momento giusto per affidarsi veramente a Gesù.

Editoriali 14_03_2020

Abbiamo iniziato il millennio del 2000 con grandi attese, fuochi d’artificio… e i potenti di questo mondo che garantivano la supremazia della ricchezza per tutti, del facile benessere a tutti, del progresso scientifico e inarrestabile, che avrebbe garantito a tutti lunga vita! Sì, e come nella favola del "Pifferaio magico"… divertimenti a gogo’… e il primato della scienza e dell'economia, su ogni quisquilia umana.

Insomma, oltre la Milano da Bere… la possibilità di una Belle Époque accessibile e condivisa da tutti senza eccezioni! Naturalmente il tutto condito con la decadenza della religione e con tutti quei valori annessi, ritenuti un ostacolo al prestigio del progresso attuale.

Quante parole! Parole… parole dette per illuderci di come tutti potevamo essere più ricchi, più felici! Illusioni date con facilità: liberiamoci da tutti i tabù… così tutti avremmo più facilmente raggiunto la gioia dei sensi!
Insomma, il trionfo del narcisismo puro, il capovolgimento della natura portata avanti con orgogliosa ostentazione (vedi il disegno di legge Zan sull'omotransfobia che il 30 marzo doveva essere affrontato in Parlamento, dove l’essere maschio o femmina non sarà più un dato oggettivo, ma un prodotto del pensiero dominante!), in totale delirio di onnipotenza. Il tutto condito sotto la maschera simpatica della civiltà attuale… di un elevato raggiungimento di "diritti sociali avanzati"… e di un simbolico abbraccio fraterno che ci rende tutti più liberi.

Finalmente l’umanità ha il suo nuovo 'Messia', certamente accomodante. Mica, come diceva Gesù, di abbracciare il dolore, accettare i sacrifici. Ma come, credi davvero ancora in queste cose? Ma sei ancora così retrogrado da credere che c’è un Dio? Ma non conosci i passi che ha fatto la scienza?

Il cardinal Biffi (ebbi la fortuna di incontrarlo personalmente nella sacrestia del Santuario di Caravaggio), in occasione delle meditazioni quaresimali, affermò: “L’Anticristo sarà pacifista, ecologista ed ecumenico, cercherà il consenso di tutti, (...) le masse lo seguiranno”. E poi, furbescamente, con quel sorriso gentile della semplicità evangelica della colomba, affermava: «Tranne i veri Credenti che all’Anticristo risponderanno: "Tu ci hai dato tutto, è vero, tranne ciò che ci interessa: Gesù"».

È questo un periodo surreale, dove agli anziani (in molti ci telefonano) segnati dalla paura, dalla sofferenza e dalla solitudine, increbilmente non è concesso - e siamo nel 2020 - non solo la possibilità di andare da Gesù, ma è pure vietato al sacerdote di portare loro Gesù! È tragico!

Dov’è il potere dello Stato che regala e garantisce a tutti la soddisfazione di ogni diritto? Com’è che l’Europa che, come un nuovo Dio in terra, detta la sua legge su tutte le cose, anche le più futili, non difende per la nostra gente e veramente il diritto alla fame dell'anima, che in fondo è la fame di Gesù?

Dov’è finita la potenza e, spesse volte, la prepotenza, di chi ci governa? Ma come, basta un virus per azzerarli? Ma crediamo davvero che le cose passeranno come e quando dicono loro?
La confusione politica che in questi giorni ci ha invaso con molti messaggi contradditori, riporta tutto in modo palese nell’alveo giusto: al mondo non ci sono i potenti. Agli occhi di Dio siamo tutti piccoli, anzi mignon.
Il salmo 52 dice che: «Lo stolto pensa "Dio non esiste"… sono tutti corrotti, fanno cose abominevoli, nessuno fa il bene…  hanno tremato di spavento». Ma anche per i cristiani è così?

In queste settimane lo Stato ci ha considerato come dei bambini emotivi, che dobbiamo solo imparare, e molto, in materia di responsabilità e convivenza. E così… tutti a vivere uno psicodramma sociale.
Certo, il periodo è brutto a motivo del Coronavirus, ma in questa psicosi collettiva, ci si dimentica che la principale risorsa di una nazione è la sua gente. Gente con una storia, con una vita, con una fede; una fede ritenuta da molte persone di primaria importanza nell’affrontare le vicende della vita.

È vero che, nell’esistenza quotidiana con la sua pagina di dolore giornaliero, è talvolta difficile credere nel potere di salvezza di Gesù o,  perlomeno, è difficile scorgere la sua presenza in circostanze spesse volte tragiche. Eppure, per chi crede, Lui resta il Signore della vita.
La Parola di Dio, che va  oltre il tempo e oltre lo spazio, resta per ciascuno di noi lampada sul nostro cammino e, come ci invita il salmo 48, con essa e con umiltà preghiamo: “Perché temere nei giorni tristi… essi confidano nella loro forza e si vantano della loro grande ricchezza. L’uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono”! Perciò, fidiamoci di Dio che, con Maria, provvede a ogni nostra necessità!

Vuoi vedere che aveva ragione il mio vecchio, il mio papà (ogni giorno ringrazio Dio per l’enorme eredità che mi ha lasciato: la fede)? Lui mi diceva, nella sua radicata e vagliata fede: «Dio potrebbe non venire quando lo desideri o quando lo vuoi... Ma ricordati che arriva sempre al momento giusto».
Che sia questo il momento giusto? 

* Suora, fondatrice della Comunità Shalom-Regina della Pace, Palazzolo sull'Oglio