I no ai Gay Pride di Trento, Genova e Lombardia
Trento, Genova e la regione Lombardia hanno negato il proprio patrocinio ai Gay Pride. Sta cambiando il vento?
Genova (centrodestra), Trento (centrosinistra) e regione Lombardia con il leghista Fontana hanno negato il proprio patrocinio ai Gay Pride. La motivazione più spesa è quella che sono iniziative divisive. Sicuramente le vere motivazioni sono altre, ma comunque l’importante è stato non aver dato il patrocinio.
Sono solo tre quindi le pubbliche amministrazioni che hanno detto No al Gay Pride, però forse sono indice del fatto che forse il vento sta cambiando. I politici si sono resi conto che il numero di persone omosessuali e sostenitori della causa omosessualista non è significativo in termini di appoggio politico ed è ben maggior il numero che sono infastiditi dalla pervasività dell’ideologie gender. Dunque pare che appoggiare la causa gay non paghi. Ciò non toglie che forse alcuni o tutti i politici che hanno rifiutato il patrocinio siano intimamente convinti che le iniziative come quelle del Gay Pride siano un attacco alla famiglia e al buon senso.