Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Pasquale Baylón a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

I malati più gravi

Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano (Lc 5, 32)

Schegge di vangelo 29_02_2020

In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano». (Lc 5, 27-32)

I malati più gravi non sono, in primo luogo, coloro che soffrono materialmente o spiritualmente, bensì coloro che non riconoscono di essere peccatori e che quindi si rifiutano di affidarsi umilmente a Gesù per guarire dai propri vizi. È questa ostinazione a condurre all’impenitenza finale, un peccato che non può essere perdonato da Dio e che risucchia la nostra anima nella sofferenza eterna dell’inferno. Facciamo quindi un buon esame di coscienza per non rischiare di non riconoscere i nostri peccati quotidiani!