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Sequestri di persona

I criminali non risparmiano i sacerdoti in Nigeria

Si teme per la sorte di due sacerdoti rapiti nello stato settentrionale di Kaduna e in quello meridionale di Akwa Ibom

 

Dopo la morte in prigionia di padre Joseph Akete Bako, ancora due sacerdoti in Nigeria sono nelle mani di gruppi criminali che li hanno rapiti a scopo di estorsione. È stato infatti liberato il 3 maggio padre Felix Zakari Fidson, sacerdote della diocesi di Zaria, nello stato nord occidentale di Kaduna. Era stato rapito il 24 marzo. Uno dei due sacerdoti ancora prigionieri, padre John Bako Shekwolo, era stato sequestrato sempre nel Kaduna la mattina del 25 marzo. Si trovava a casa quando, secondo quanto comunicato da un portavoce della polizia locale, Yakubu Sabo, degli uomini armati sono sopraggiunti e lo hanno portato via. Padre Shekwolo è il parroco della chiesa cattolica di Santa Teresa di Ankwa. L’arcidiocesi di Kaduna nel comunicare la notizia ha chiesto ai fedeli di pregare per la sua rapida liberazione e ha fatto appello alle coscienze dei rapitori perché lo rilascino incolume. Il secondo sacerdote, rapito la sera dell’8 maggio, è don Alphonsus Uboh, parroco della chiesa San Pio X, nello stato meridionale di Akwa Ibom. Degli uomini armati arrivati a bordo di motociclette hanno fatto irruzione nell’edificio della sua parrocchia e, dopo aver sparato in aria per spaventare i presenti, lo hanno preso e trascinato via. Il giorno successivo don Uboh ha telefonato al presidente del consiglio parrocchiale, Cletus Okodi, per dirgli che i rapitori vogliono un riscatto di 100 milioni di naira nigeriane, pari a circa 240.000 dollari. Ha anche detto di essere tenuto prigioniero in una foresta, senza essere in grado di dire dove si trovi.