Hamas vince alla grande nell'università. Avviso ad Abu Mazen
Gli studenti dell'Università di Bir Zeit, una delle principali istituzioni accademiche e primo istituto universitario fondato nei Territori Palestinesi, hanno votato il blocco di liste legate a Hamas, con un ampio margine di vantaggio. È la prima volta che si vede una vittoria islamista così plateale. E la causa è nel confronto con Israele.
Sicuramente il segnale è arrivato alle Autorità palestinesi che attualmente governano il Paese. Un messaggio indiretto che i giovani studenti dell'Università di Bir Zeit, una delle principali istituzioni accademiche e primo istituto universitario fondato nei Territori Palestinesi con quasi tredicimila studenti, hanno rivolto ai vertici del partito di Fatah al potere in Cisgiordania.
Nel cortile dell'università sono ancora visibili i segni della grande festa organizzata dopo il rinnovo del Consiglio d'Istituto, che ha visto la lista affiliata al Gruppo di Hamas sbaragliare ogni concorrenza. In ballo c'erano 51 seggi. Cinque le liste in corsa: il Blocco islamico Wafa, l'Unione studentesca progressista, il Blocco del martire Yasser Arafat, il Polo studentesco democratico progressista e l’Unità studentesca. Le elezioni dell'Università di Bir Zeit sono tenute molto in considerazione in quanto rispecchiano lo stato d'animo degli abitanti della Cisgiordania occupata. Queste sono state le consultazioni dopo due anni di blocco a causa della pandemia. Su circa tredicimila studenti dell'università, hanno votato in quattro su cinque, con un'affluenza alle urne simile ai turni precedenti.
I risultati sono stati sensazionali. Più della metà dei voti, 5.068, è finita ad Al-Kutla al-Wafa al-Islamiyya ("il blocco islamico"), il gruppo studentesco associato al movimento di Hamas, contro i 3.379 racimolati dalla lista Yasser Arafat Bloc (nota anche come “Shabiba”), il gruppo affiliato a Fatah. Fino a questa consultazione, un divario così ampio tra i due partiti, un margine di 10 seggi su 51, non era mai stato raggiunto. Nel 2019 il Blocco islamico e Shabiba si sono assicurati un numero uguale di seggi; nel 2018 il primo ha vinto per un seggio e nel 2017 il vantaggio era di tre seggi.
Il risultato è la prova lampante che qualcosa è cambiato nell’orientamento politico dei palestinesi negli ultimi tre anni. Ma cosa esattamente? Come è potuto accadere che Hamas si sia imposto con questi numeri? Qual è oggi la reale situazione politica in Cisgiordania?
Il malumore tra la popolazione, rappresentato dalle scelte degli studenti, è il segnale che in Palestina non si è più disposti a sopportare i soprusi e le angherie quotidiane. Sotto accusa sono i numerosi arresti preventivi di studenti e giovani lavoratori che vengono frequentemente eseguiti dalle forze di sicurezza israeliane. Arresti ai quali non segue, quasi mai, un regolare processo.
Il divario tra Hamas e l'Autorità palestinese in questa consultazione studentesca è evidente: mentre Israele impedisce all'Autorità Palestinese di avere qualsiasi influenza a Gerusalemme, e il presidente Mahmoud Abbas non può che limitarsi a condannare l'occupazione, Hamas sta attivamente proponendo una qualche forma di resistenza politica. E non vanno sottovalutate le recenti manifestazioni alla Spianata delle moschee, dove gli studenti, in particolare, hanno affrontato le forze israeliane a scorta dei coloni ebrei presenti sulla Spianata e le proteste verificatesi nel quartiere di Gerusalemme di Sheikh Jarrah, dove i palestinesi sono minacciati di essere cacciati dalle loro abitazioni.
In seguito al risultato elettorale studentesco, un rappresentante del partito di Fatah ha ammesso la sconfitta, riconoscendo che l'attuale Governo palestinese non è riuscito a porre fine all'occupazione. È evidente che la popolazione chiede fatti e non parole. Israele considera ufficialmente illegali i gruppi studenteschi di Hamas, Fatah e FPLP. Negli ultimi anni, molti studenti sono stati arrestati per il loro attivismo nei gruppi di Hamas e FPLP, anche quando le attività si limitavano alla vendita di libri o a issare bandiere all'interno dell'università. L'Autorità palestinese, dal canto suo, è stata accusata di collaborare con l'esercito israeliano nell’arresto degli attivisti. Nonostante questa disponibilità a collaborare con Israele – o forse proprio per essa – il partito di Fatah ha perso non solo a Bir Zeit, ma anche in altre istituzioni. Fatah, infatti, ha subito notevoli sconfitte alle elezioni municipali di al-Bireh e di Hebron, nei sindacati degli avvocati e degli ingegneri palestinesi e, per la prima volta, all'Università di Betlemme, dove il FPLP ha ottenuto 17 seggi e Fatah 14 (gli altri gruppi di rappresentanza studentesca non hanno partecipato alle elezioni).