Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santo Stefano a cura di Ermes Dovico

APPROPRIAZIONE INDEBITA

Haiti, tra violenze e colera

Tra violenze e colera: “la situazione è drammatica, aiutateci, qui hanno bisogno di tutto”... (Agenzia Fides)



"La situazione sull'isola peggiora sempre più, siamo già arrivati a 2100 morti e si parla di 400 mila contagi e 200 mila morti se l'epidemia continuerà senza che si riesca a fermarla": sono gli ultimi aggiornamenti che padre Antonio Menegòn, Camilliano, Responsabile della Missione Camilliana ad Haiti, comunica all'Agenzia Fides.

"La situazione è drammatica anche per le violenze che imperversano nel paese in seguito all'esito delle elezioni, tutto è chiuso è bloccato – afferma p. Menegòn -. Porto e aeroporto sono chiusi, ci sono pochi voli. A causa delle violenze, Stati Uniti e Canada hanno chiuso l'ambasciata. I magazzini sono presi d'assalto. Non riusciamo a fare rifornimento di medicinali e di gasolio, è tutto chiuso".

Il missionario Camilliano prosegue: "il nostro ospedale continua ad accogliere gli ammalati di colera, alcuni sono morti, altri guariti. In una famiglia, durante una veglia funebre dove non sapevano che il morto fosse deceduto per il colera, sono morti in 25. Siamo impegnati insieme ad altri ospedali per cercare di frenare queste emergenze, ma tutto è molto complicato.

Dalla Provincia Camilliana di Torino stiamo inviando amuchina, antibiotici ed altri farmaci per fronteggiare il colera. I problemi sono tantissimi e la situazione è sempre più grave." Padre Crescenzo Mazzella da Haiti informa di avere ricevuto i medicinali mandati per via aerea con gli infermieri della Croce Rossa, ma i rifornimenti sono sempre più problematici. "La situazione è drammatica - dice padre Crescenzo -, aiutateci, hanno bisogno di tutto, ma anche che Dio volga lo sguardo verso Haiti."

Da Jeremie un altro Camilliano, padre Massimo, riferisce che ci sono già 500 morti accertate ma sono sicuramente il doppio, poichè tutto il paese è infettato. Anche nella casa dei religiosi ci sono malati e morti. Nell'ospedale pubblico sono migliaia le persone abbandonate e contagiate.
(AM/AP)
(14/12/2010 Agenzia Fides)