Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Francesco Saverio a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Gesù è nato il 25 dicembre

Un sacerdote di nome Zaccarìa della classe di Abìa

Schegge di vangelo 19_12_2018

Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccarìa disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo». Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini». (Lc 1, 5-25)

Purtroppo molti cristiani sono convinti che la data del Natale sia convenzionale, cioè che Gesù non sia nato davvero il 25 dicembre. Questa data sarebbe niente altro che la cristianizzazione della festa pagana del Sole Invitto. Non si capisce però come mai noi siamo tanto attaccati a festeggiare il nostro compleanno il giorno preciso, mentre i cristiani dei primi secoli avrebbero inventato una data diversa da quella reale. In realtà Gesù è nato davvero il 25 dicembre e ciò è stato confermato da recenti studi compiuti da uno studioso ebraico, che ha ricostruito i turni per presentare la preghiera al tempio di Gerusalemme da parte delle classi sacerdotali. Ebbene, la classe di Abìa del sacerdote Zaccaria, il padre di Giovanni il Battista, è esattamente nel periodo giusto per cui, seguendo le notizie che abbiamo dal Vangelo, si arriva a dire con sufficiente certezza che la data del Natale di Gesù è storica.