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degenza papale

Fernández: il Papa dovrà reimparare a parlare

Condizioni stabili con piccoli miglioramenti, ma il cardinale argentino aggiunge che l'ossigeno ad alti flussi ha avuto conseguenze sull'uso della parola.

Borgo Pio 22_03_2025
ANDREA PANEGROSSI - imagoeconomica

Nuovi aggiornamenti sulla salute del Papa: «stabile e con alcuni piccoli miglioramenti dal punto di vista motorio e respiratorio», ha riferito ieri sera Vatican News, parlando di giorni «trascorsi tra la terapia farmacologica, le fisioterapie respiratoria e motoria attiva, la preghiera e un po’ di lavoro. Francesco non ha ricevuto visite. La notte non usa più la ventilazione meccanica con la mascherina ma l’ossigenazione ad alti flussi con le cannule nasali e di giorno usa sempre di meno gli alti flussi». 

Com'era ipotizzabile nessuna novità per l'Angelus, che per ora è «previsto nelle modalità delle scorse domeniche», cioè soltanto in forma scritta. Anche perché il Papa «fatica a parlare», dal momento che – spiega il cardinale Víctor Manuel Fernández – «dopo tanto tempo con l'ossigeno ad alti flussi, si secca tutto. Devi imparare di nuovo a parlare, quasi» (Gian Guido Vecchi, Corriere della Sera). Il prefetto dell'ex Sant'Uffizio aggiunge una nota di colore sul ricovero "forzato": «Il Papa non voleva andare l’hanno convinto amici molto vicini, non so che parolacce hanno usato».

Il porporato resta comunque speranzoso: «Ho avuto modo di essere in contatto con lui e sono contento perché fisicamente sta bene, fa fatica a parlare ma lo stato generale dell'organismo è come prima» (forse quel «come prima» suona eccessivamente ottimista). E parla addirittura di una «nuova tappa»: «Sicuramente avrà imparato tante cose, in questo mese, un momento difficile che sarà fecondo per la Chiesa e per il mondo, chissà cosa tirerà fuori dal cilindro». La memoria torna inevitabilmente al luglio 2021, quando appena uscito dal Gemelli, Francesco tirò «fuori dal cilindro» il motuproprio Traditionis Custodes. Una ragione in più per raccomandargli di riguardarsi e stare a riposo anche una volta rientrato in Vaticano.