Fedez e lo psicodramma sul Ddl Zan
Concerto primo maggio: il rapper Fedez fa un sermocino scontato e stereotipato a difesa del Ddl Zan. Gli risponde Salvini: «Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, rischia fino a 16 anni di carcere. È già così».
In occasione del concertone del primo maggio il rapper Fedez fa un sermocino scontato e stereotipato a difesa del Ddl Zan, saltando di pal in frasca e lamentandosi della Rai che lo avrebbe voluto censurare. È noto che Fedez la deve buttare in poltica e in polemica non riuscendo a buttarla in musica.
Gli risponde per le rime Salvini, chiamato indirettamente in causa a motivo delle critiche che Federico Leonardo Lucia aveva mosso alla Lega: «Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. È già così. Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti».