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Controcorrente

Fedeli dicono NO all'evento LGBT al Santuario di Caravaggio

300 fedeli scrivono al vescovo di Cremona per annullare l'evento al Santuario di Caravaggio «Quale presenza per i giovani Lgbt nella chiesa?».

Gender Watch 05_11_2018

300 fedeli scrivono al vescovo di Cremona per annullare l'evento al Santuario di Caravaggio «Tavolo di dialogo fra diocesi lombarde e realtà cattoliche Lgbt: quale presenza dei giovani Lgbt nella chiesa?».

Ecco il testo.

"All’attenzione di:

S. E. R. Vescovo di Cremona
M. R. Rettore del santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio
Presidente del Consultorio della diocesi di Cremona

 

Siamo un gruppo di cattolici e devoti del Santuario di Caravaggio, desideriamo esprimere le nostre perplessità e condividere alcune riflessioni in merito all’evento denominato “Tavolo di dialogo fra diocesi lombarde e realtà cattoliche LGBT” che si terrà il prossimo 18 novembre nel famoso santuario bergamasco. 

Ci sconcerta l’espressione “realtà cattoliche LGBT”, che ponendo sullo stesso piano la dimensione religiosa e quella relativa all’orientamento sessuale, di fatto contribuisce a legittimare e di conseguenza ad approvare comportamenti contrari all’ordine naturale, perciò definiti disordini nel Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC 2357/58).
Allo stesso modo riteniamo che definire una persona in base al proprio orientamento sessuale sia riduttivo e degradante. Ci riferiamo ai termini “giovani LGBT” e “genitori con figli LGBT”.

“L’attività omosessuale non esprime un’unione complementare, capace di trasmettere la vita, e pertanto contraddice la vocazione a un’esistenza vissuta in quella forma di auto-donazione che, secondo il Vangelo, è l’essenza stessa della vita cristiana.”
“Quando respinge le dottrine erronee riguardanti l’omosessualità, la Chiesa non limita ma piuttosto difende la libertà e la dignità della persona, intese in modo realistico e autentico.”
“Questa Congregazione (per la Dottrina della Fede, ndr) incoraggia pertanto i Vescovi a promuovere, nella loro diocesi, una pastorale verso le persone omosessuali in pieno accordo con l’insegnamento della Chiesa. Nessun programma pastorale autentico potrà includere organizzazioni, nelle quali persone omosessuali si associno tra loro, senza che sia chiaramente stabilito che l’attività omosessuale è immorale.” (“Lettera sulla cura pastorale delle persone omosessuali” Congregazione per la Dottrina della Fede, 1 ottobre 1986).

In definitiva questa iniziativa, più che un tavolo di dialogo appare a tutti gli effetti una capitolazione alla mentalità del mondo, in opposizione a Cristo e al Vangelo, e perciò senza salvezza e senza speranza.
Per tali ragioni, con la presente missiva vi invitiamo a rivedere la scelta di concedere luoghi sacri, come il Santuario di Caravaggio e gli ambienti ad esso collegati, a simili iniziative.

27 ottobre 2018”

La diocesi ha replicato attraverso don Antonio Facchinetti, responsabile del gruppo di accompagnamento spirituale delle persone omosessuali sacerdote cattoliche «Alle Querce di Mamre», il quale ha citato il paragrafo 150 del documento finale del Sinodo dei vescovi: «Raccomanda di favorire cammini di accompagnamento nella fede di persone omosessuali. La nostra diocesi si riconosce nell’invito del Sinodo e continua nel suo impegno di ascolto e di accompagnamento». Ecco che è avvenuto ciò che si temeva: quel paragrafo andrà a legittimare qualsiasi iniziative omoeretica grazie alla formula magica “accompagnamento”, sarà il cavallo di Troia della falange omosessualista per espugnare la cattolicità. Ma sarà la Chiesa ad accompagnare le persone omosessuali ad abbandonare la propria omosessualità oppure saranno queste ultime ad accompagnare i fedeli ad abbandonare la Chiesa?

https://twelveshields.org/

https://www.cinemagay.it/rassegna-stampa/2018/11/04/cremona-fedeli-contro-il-vescovo-no-a-gay-e-trans/