Family Act, le associazioni che ci stanno
Il Family Act, che si terrà a Roma il prossimo sabato 15 novembre, in Piazza Farnese, vedrà l'alternarsi sul palco dei rappresentanti della politica e delle diverse realtà associazioniste che difendono la famiglia naturale. Un lungo elenco di personalità e di associazioni che infonde speranza: così tanti si sono mobilitati in solo pochi giorni.
Manca ormai poco meno di una settimana al Family Act che sabato 15 novembre, a partire dalle ore 14,30, animerà piazza Farnese a Roma. Promosso dal Nuovo Centro Destra in occasione dell’anniversario della fondazione, l’evento ha come scopo la difesa della Famiglia e della Vita ed è aperto a tutte le persone o associazioni che hanno a cuore questi due valori, senza che questo comporti una tacita adesione al partito o una promessa di voti.
Il pomeriggio vedrà quindi l’alternarsi sul palco dei rappresentanti della politica e delle diverse realtà, in un concerto di voci atte a dare testimonianza del fatto che, in Italia, sono veramente tante le persone disposte a impegnarsi e a esporsi in favore della Vita e della Famiglia.
Ad oggi le associazioni e realtà che hanno dato la propria adesione al Family Act sono: la neonata Vita è, presieduta dal neuroscienziato Massimo Gandolfini; Tempi con il direttore Luigi Amicone; ProVita, rappresentata da Romana Poleggi; l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose nella figura di Angelo De Santis; il Forum delle Associazioni Familiari, rappresentato dal presidente della sezione dell’Umbria Simone Pillon; Nonni 2.0 rappresentati da Giuseppe Zola; il Comitato Sì alla Famiglia di Roma con Stefano Nitoglia; il Forum delle Associazioni Familiari del Lazio con Emma Ciccarelli; i Giuristi per la Vita con il loro presidente Gianfranco Amato e i l’Unione Giuristi Cattolici Italiani nella persona di Alberto Gambino; Alleanza Cattolica, rappresentata da Agostino Carloni; l’Alleanza Evangelica Italiana con il pastore Stefano Bogliolo; il Movimento Cristiano Riformisti con Antonio Mazzocchi e il Movimento PER con Olimpia Tarzia; in attesa di comunicare il proprio rappresentante, hanno anche aderito il Movimento per la Vita, la Comunità Papa Giovanni XXIII e Nuovi Orizzonti.
Questo lungo elenco, oltre a infondere speranza, dimostra che in pochi giorni il Family Act è riuscito a smuovere molti animi. E questo nonostante l’annuncio di tale manifestazione sia stato fin da subito accompagnato da due perplessità: una prima, più importante, determinata dal legame con il Nuovo Centro Destra; e una seconda di carattere puramente organizzativo, connessa allo scarso preavviso con cui è stato annunciato l’evento.
Partendo da questo secondo aspetto, il Coordinatore del Nuovo Centro Destra, Gaetano Quagliariello, nei giorni scorsi ha chiarito come questa decisione sia stata ponderata con cura: “Sappiamo bene – ha dichiarato – che questo preavviso così breve ci consentirà di raggiungere un minor numero di persone, e di dare all’appuntamento un risalto mediatico e propagandistico inferiore a quanto sarebbe stato possibile con una preparazione più ampia. Ma sappiamo altrettanto bene che vi è un’urgenza immediata alla quale è necessario rispondere, reagendo con tempestività a ciò che sta accadendo sia in Parlamento, che nella dimensione locale”.
A livello prettamente pratico, lo scarso preavviso circa la data del Family Act ha comportato la mancata adesione all’evento – per motivi puramente pratici – da parte di diverse realtà e associazioni vicine alle tematiche in oggetto. Soprattutto, però, esso determina come la buona riuscita del Family Act sia essenzialmente legata alla partecipazione del popolo romano, più che alla presenza di persone provenienti dal resto d’Italia, anche se non va taciuto che da alcune città si stanno organizzando dei pullman diretti a Roma.
Per quanto concerne invece la natura partitica del Family Act, in apertura si è già chiarita l’estraneità politica delle associazioni e delle realtà che prenderanno parte all’evento. A questo è altresì doveroso aggiungere che tra le fila del Nuovo Centro Destra, un partito molto variegato nella sua composizione, sono presenti – solamente per citare alcuni nomi – i senatori Maurizio Sacconi, Gaetano Quagliariello, Laura Bianconi e Carlo Giovanardi e i deputati Eugenia Roccella e Alessandro Pagano, ossia le persone che con maggiore coraggio si stanno esponendo per contrastare le correnti politiche che vorrebbero snaturare il concetto stesso di Famiglia – negando che essa sia fondata sul fertile e fecondo matrimonio tra un uomo e una donna – e portare avanti politiche conformi alla “cultura di morte” ad oggi sempre più diffusa, basti pensare all’inverno demografico che attanaglia il nostro paese, piuttosto che alla fecondazione artificiale o all’aberrante pratica dell’utero in affitto.