Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Cristo Re a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Esorcismi e tentazioni

Subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro (Mc 5, 2)

Schegge di vangelo 03_02_2020

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione - gli rispose - perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese. C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare. I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati. (Mc 5, 1-20)

Gli indemoniati sono degli sventurati, non solo per il disturbo diabolico in sé, come accadeva ai tempi di Gesù, ma anche oggi perché spesso non vengono creduti e vengono invece trattati come malati mentali, quando piuttosto avrebbero bisogno di sacerdoti con mandato del vescovo per l’eventuale esorcismo. Utile per comprendere questo problema è il film L'esorcismo di Emily Rose dove cure mediche ed esorcistiche vengono messe sullo stesso piano in un processo legale relativo a fatti realmente accaduti. Comunque, l’attività straordinaria del demonio non è quella più insidiosa per la nostra anima. Normalmente è molto più pericolosa la tentazione, che fa parte della sua attività ordinaria. Con la tentazione, infatti, il demonio cerca di pervertire la nostra volontà coinvolgendola nel peccato, mentre con l’attività straordinaria i disturbi diabolici restano esterni ad essa, ecco perché esistono anche indemoniati comunque diventati santi. Preghiamo quindi Gesù affinché ci siano vescovi e sacerdoti pronti ad aiutare gli indemoniati ma anche perché ci preservi dall'ordinaria tentazione.