Emilia, bilancio dei Gay pride
Quasi conclusa la stagione dei Gay Pride qualcuno in terra d'Emilia prova a stendere un bilancio.
Fattisentire.org stila un bilancio dei Gay Pride in terra d’Emilia, ormai quasi chiusa la stagione a loro dedicata.
“A Bologna nessuno dei 55 Comuni ha dato il patrocinio e l’opposizione dei partiti è culminata con la scherzosa donazione al Sindaco (Partito Democratico), da parte di Forza Nuova, di una guêpière e scarpe con tacco a spillo. A Imola Lega e Forza Italia hanno condannato sia l’iniziativa che i toni violenti con cui è stata proposta. La nuova amministrazione 5stelle, invece, ha quasi appoggiato il pride. A Rimini, invece, è stata una debacle: il patrocinio al pride è arrivato dalla Regione e da tutti i capoluoghi della Romagna a guida PD o 5 Stelle: Rimini (con gli importanti comuni di Cesenatico e Cervia), Ravenna e forse Cesena.
La risposta ecclesiale. A Imola la presenza di un vescovo dalle idee chiare ha evitato ogni confusione ai cattolici: probabilmente è per la stessa ragione che quest’anno non si è svolto alcun gay pride a Reggio Emilia. A Bologna si è svolta una partecipata “adorazione riparatrice”, mentre la Curia ha successivamente preso una posizione di “lieve condanna” relativa a fatti conseguenti. Il vescovo di Rimini, all’oscuro dello scopo dei gay pride, ha tenuto una posizione definita dalla stampa come cerchiobottista”.
https://www.osservatoriogender.it/emilia-romagna-i-gay-pride-e-i-partiti-un-bilancio/