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FOCUS

Elezioni, terremoto a Milano

Durissima lezione per la Moratti che non arriva al 42% dei voti mentre il suo avversario Giuliano Pisapia supera l'86%.

Attualità 17_05_2011
elezioni 2011

Comunque vada a finire al ballottaggio, le elezioni comunali di Milano rappresentano per il Pdl e la Lega – e soprattutto per il sindaco uscente Letizia Moratti – una durissima lezione: l’ultima proiezione dava il candidato della sinistra Giuliano Pisapia al 48,1% mentre la Moratti era ferma al 41,6. Decisivo al ballottaggio sarà dunque – e anche questa è una sorpresa - il Terzo Polo (candidato sindaco Manfredi Palmeri) con il 5,3% mentre poco più del 3% è andato ai grillini.
«In questa campagna - ha ammesso il sindaco uscente poco prima di mezzanotte - si è forse parlato troppo poco di Milano e di cose concrete, dei programmi per la città. Questo voto è un segnale molto forte, ma un segnale che dobbiamo sapere cogliere. Da domani faremo una riflessione profonda sulle cause, ma da Milano - ha sottolineato la Moratti - deve ripartire una fase nuova, politica, del centrodestra con le forze realmente moderate che non si sono sentite rappresentate dal nostro schieramento». La campagna, fino ad ora, secondo il sindaco uscente, «ha parlato complessivamente poco dei programmi e delle cose concrete. In questi giorni dobbiamo tornare alle cose concrete che interessano i cittadini». Moratti ha comunque spiegato che questa non è una critica a Silvio Berlusconi che ha impostato la sua campagna da capolista sui temi della giustizia trasformando il voto di Milano di fatto in un test nazionale.

Gongola invece Bersani secondo cui “è cambiato il vento del Nord” e ora si dice sicuro di poter vincere al ballottaggio. Anche se a dire il vero, Pisapia non è il candidato del Pd ma di Sinistra e Libertà. E il Pd è il protagonista dell’altra sorpresa della giornata, ovvero il voto di Napoli: qui si andrà al ballottaggio, ma a sfidare il candidato del Pdl, Lettieri, in vantaggio con il 30,1% dei voti, non sarà il candidato del Pd ma Luigi De Magistris (27,4), candidato dell’Italia dei Valori.
Tutto come previsto invece a Torino, dove il candidato della sinistra Piero Fassino arriva al 56%. A un soffio dalla vittoria anche il candidato Pd, Virginio Merla, a poche decine di sezioni ancora da scrutinare, può contare sul 50,6% dei voti.