Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Cristo Re a cura di Ermes Dovico
LA MORTE DEL PRELATO DELL'OPUS DEI

Echevarria, elogio del vescovo fedele

La scomparsa di monsignor Javier Echevarria Rodriguez, prelato dell’Opus Dei, spentosi a Roma lunedì, il giorno della festa della Madonna di Guadalupe, all’età di 84 anni. E' stato successore del fondatore San Escrivà. "Impressionava la sua capacità di essere alla portata della gente"

Ecclesia 16_12_2016
Javier Echevarria

"Ho avuto l’occasione di dargli l’unzione degli infermi, l’ha ricevuta gioioso … E poco dopo è venuto meno, serenamente… Un po’ come è stata la sua vita, una vita di servizio, di dedizione alla gente… Dunque, una sensazione di pena ma anche di serenità perché da persone così buone siamo certi che avremo anche l’aiuto dal Cielo!". Queste le toccanti parole di mons.Fernando Ocariz, Vicario ausiliare e generale dell’Opus Dei, che ha raccontato gli ultimi momenti di vita di monsignor Javier Echevarria Rodriguez, prelato dell’Opus Dei, spentosi a Roma lunedì, il giorno della festa della Madonna di Guadalupe, all’età di 84 anni, dopo essere stato ricoverato lo scorso 5 dicembre presso il Policlinico Campus Bio-Medico a causa di una infezione polmonare lieve, che poi si è aggravata.

Prelato dell’Opus Dei, era Vescovo e secondo successore di san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei, di cui è stato segretario. Nato a Madrid nel 1932, laureato in giurisprudenza e in diritto canonico, fu ordinato sacerdote nel 1955. Dai primi anni cinquanta è stato, insieme a mons. Alvaro del Portillo, uno dei più stretti collaboratori del fondatore dell'Opus Dei, Josemaría Escrivá de Balaguer, e suo segretario fin dal 1953. Quando, nel 1975, Alvaro Del Portillo è succeduto a Josemaría Escrivá, mons.Echevarria è diventato segretario generale dell'Opus Dei e successivamente, nel 1982, vicario generale.

Nel 1994, alla morte di Del Portillo, fu nominato da Papa Giovanni Paolo II prelato dell'Opus Dei e fu ordinato vescovo a San Pietro il 6 gennaio 1995. Dal 1981 era consultore della Congregazione per le Cause dei Santi, del Supremo tribunale della Segnatura apostolica e, dal 1995, della Congregazione per il Clero. I suoi funerali si sono svolti ieri sera a Roma. Era inoltre Gran Cancelliere della Pontificia Università della Santa Croce.

"Mi ha impressionato la capacità di essere alla “portata della gente”, di ascoltare, di non avere mai fretta per le conversazioni con le persone, anche conversazioni improvvise di qualcuno che si avvicinava… - ha aggiunto mons. Ocariz, subito dopo l’ufficialità della notizia della sua morte -. Un sacerdote e vescovo fedele, buono, alla mano, che lascia in eredità lo spirito ricevuto da San Josemaría: cioè, lui è stato il secondo successore del fondatore che ha avuto sempre un po’ nella mente la fedeltà allo spirito ricevuto. Una fedeltà che non era semplicemente una ripetizione ma - riprendendo anche quello che diceva il fondatore - quello che rimane è il nocciolo, lo spirito: i modi di fare, di parlare cambiano con il tempo, ma quello che rimane è la fedeltà allo spirito e questo è un po’ anche la verità che riceviamo di essere fedeli allo Spirito ma aperti sempre alle novità".

Mons. Javier Echevarria si emozionava sempre di fronte ai Pontefici e provava un grande affetto per tutti i Papi, considerando la fedeltà a Cristo e alla Chiesa non separabile dalla fedeltà al Vicario di Cristo. Come prevede il diritto della prelatura dell’Opus Dei, il governo ordinario dell'istituzione ricade ora sul vicario ausiliare e generale. Secondo gli statuti, a lui compete convocare entro un mese un congresso elettorale che elegga il nuovo prelato. Il congresso si dovrà celebrare entro 3 mesi. L'elezione dovrà poi essere confermata dal Papa.