Secondo un sondaggio del Pew Research Center, condotto nell'estate del 2020, con la pandemia si sono rafforzate sia la fede sia la famiglia nella maggioranza delle persone intervistate in tutti i 14 Paesi industrializzati esaminati. E questo sia in Occidente che in Estremo Oriente.

Dallo scoppio della Pandemia Covid 19 dello scorso anno ad oggi, le persone a cosa guardano, a chi si rivolgono? Ebbene una ricerca del Pew Research Center appena pubblicato e condotto nell'estate del 2020 rivela che i cittadini dei paesi più economicamente sviluppati affermano che l'epidemia ha rafforzato la loro fede religiosa ed i propri famigliari.
Una media del 15% in 14 paesi sviluppati (Spagna, Italia, Regno Unito, USA, Canada, Germania, Danimarca, Svezia, Belgio, Francia, Olanda, Giappone, Australia e Corea del Sud) dice che la propria fede religiosa è diventata più forte come risultato dell'epidemia di coronavirus, una media del 32% dei cittadini (soprattutto giovani) dichiara che i legami famigliari si sono rafforzati. I meno abbienti sono cresciuti di più nella fede, i benestanti meno. Una importante occasione di conversione ed evangelizzazione per ciascuno. Il sondaggio del Pew Research Center pubblicato il 27 gennaio è stato condotto dal 10 giugno al 3 agosto 2020, quando tutti i Paesi in cui si sono svolte le interviste erano sotto distanziamento sociale e/o ordini di chiusura nazionale a causa del COVID-19. Quasi tre americani su dieci (28%) riportano una fede personale più forte a causa della pandemia, e la stessa percentuale pensa che la fede religiosa degli americani in generale si sia rafforzata, secondo l'indagine di 14 paesi economicamente sviluppati. Solo il 10% degli adulti britannici riferisce che la propria fede è più forte come risultato della pandemia e il 14% pensa che la fede degli altri cittadini inglesi in generale sia aumentata a causa del COVID-19. In Giappone, il 5% delle persone dice che la religione ora gioca un ruolo più forte sia nella propria vita che in quella dei propri concittadini. In Italia il 15% afferma che la propria fede si sia rafforzata e percepisce che la appartenenza religiosa degli italiani sia cresciuta (19%). Gli scandinavi agli ultimi posti: in Svezia solo il 3% dice di aver accresciuto la propria fede ed in Danimarca sono solo il 2% dei cittadini ad affermarlo, tuttavia anche in questi Paesi la percezione che i concittadini abbiano accresciuto la loro fede è del 15% in Svezia e del 10% in Danimarca.
Tra i Paesi europei relativamente poche persone in Italia (25%), nei Paesi Bassi (17%) o in Svezia (9%) dicono che la religione sia molto importante nella loro vita, così come tra i paesi dell'Asia orientale come il Giappone e la Corea del Sud si registrano bassi tassi appartenenza e osservanza religiosa. Coloro che riconoscono l’importanza della religione nella loro vita sono i più propensi ad affermare che sia la loro fede che quella dei loro concittadini è cresciuta a causa della pandemia. In Spagna, per esempio, il 49% di coloro che dicono che la religione è molto importante e che la loro fede religiosa è stata rafforzata a causa della pandemia, rispetto al 6% tra coloro che dicono che la religione è meno importante. Una situazione simile si verifica negli Stati Uniti: il 45% di coloro che dicono che la religione è molto importante nella loro vita dicono che la pandemia ha reso la loro fede più forte, rispetto all'11% che considera la religione meno importante. Nel complesso, il 24% degli adulti spagnoli dice che la religione è molto importante nella loro vita, è invece il 49% degli americani ad affermarlo. Una media del 10% dei 14 paesi dice che la fede religiosa delle persone nel loro Paese è più o meno la stessa di prima della pandemia, mentre il 15% dice che la fede nel loro paese è diventata più forte e l'8% dice che si è indebolita. In alcuni Paesi, significativamente più persone dicono che il loro Paese ha sperimentato un rinnovamento religioso rispetto a una maggiore fede religiosa per loro stessi. Nei Paesi Bassi, il 17% dice che il loro Paese è diventato più religioso, anche se solo il 7% degli adulti olandesi dice di essere personalmente più religioso. In Svezia, il 15% dice che la fede religiosa nel proprio paese è più forte, rispetto al 3% che dice di aver sperimentato una fede religiosa più forte. Anche negli USA il 20% delle persone che non appartengono ad alcuna chiesa o religione dice di percepire una fede religiosa più profonda tra gli americani in generale.
Non solo sono cresciute fede e conversione personali, ma anche i legami famigliari ed amicali hanno fatto un salto di qualità. Molti cittadini dei Paesi che sono stati colpiti duramente dalle ondate iniziali di infezioni e morti nella primavera del 2020, dicono che le loro relazioni familiari si sono rafforzate, così in Spagna (42%), Italia, Regno Unito e Stati Uniti (41% ciascuno). Le relazioni familiari sono state un baluardo durante la pandemia anche nella situazione di lavoro interinale e didattica a distanza. Una media del 32% dei 14 Paesi dice che i rapporti si sono rafforzati, mentre solo l'8% dice il contrario e mentre la maggioranza degli intervistati in 11 Paesi afferma che l'epidemia da coronavirus non ha cambiato molto il loro rapporto con i parenti stretti. Circa quattro adulti su dieci intervistati in Spagna, Italia, Stati Uniti e Regno Unito dicono che il loro rapporto con i parenti stretti si è rafforzato, ma ci sono differenze marcate tra coloro che invece che affermano il contrario. In Spagna è il 5% a veder peggiorate le proprie relazioni famigliari, in Italia solo il 3%, nel Regno Unito il 9% e negli Usa l’8%. Belgio, Germania e Corea del Sud sono gli unici tre paesi in cui più del 10% dei cittadini valuta un peggioramento nelle proprie relazioni famigliari e solo due su dieci in Germania, Giappone e Corea del Sud dicono di avere rapporti più profondi con la loro famiglia. La metà degli adulti statunitensi dai 18 ai 29 anni dice che i legami familiari si sono rafforzati, rispetto al 38% di quelli che hanno dai 50 anni in su. Simili divari di età appaiono in Spagna e Belgio (entrambi 20 punti), così come in Australia e Svezia (13 punti).
I tanto vituperati e dimenticati giovani sono coloro che stanno vivendo un rafforzamento dei propri legami famigliari. La ricerca di Pew Center ci mostra come i cittadini meno abbienti di tutti i paesi siano tra coloro che abbiano accresciuto maggiormente la propria fede rispetto ai concittadini benestanti: sono il 34% rispetto al 22% negli USA; il 21% rispetto al 9% in Spagna; il 19% rispetto al 10% in Canada ed in Italia. Cresce la fede, si solidifica la famiglia, due solidi piedistalli per opporci alle decisioni politiche che Biden, i globalisti e la UE stanno preparando per noi.