«Difendete la famiglia, sacra e inviolabile»
Papa Francesco ha dedicato l'udienza generale del 25 marzo a «una sosta di preghiera» all'interno del suo ciclo di catechesi sulla famiglia, in occasione della festa dell'Annunciazione. Ha proposto una preghiera per il Sinodo, affermando che il primo contributo che i fedeli possono dare al Sinodo è pregare.
Papa Francesco ha dedicato l'udienza generale del 25 marzo a «una sosta di preghiera» all'interno del suo ciclo di catechesi sulla famiglia, in occasione della festa dell'Annunciazione. Ha proposto una preghiera per il Sinodo, affermando che il primo contributo che i fedeli possono dare al Sinodo è pregare, anziché perdersi in «chiacchiere» e polemiche sterili, ribadendo nel contempo che la famiglia è «sacra e inviolabile» e che la Chiesa non può rinunciare al suo legame ugualmente sacro con la famiglia.
Il 25 marzo, ha ricordato il Papa, la Chiesa celebra l'Annunciazione, «inizio del mistero dell’Incarnazione». Il doppio annuncio dell'Arcangelo Gabriele a Maria e a Giuseppe mostra «quanto profondamente il mistero dell’Incarnazione, così come Dio l’ha voluto, comprenda non soltanto il concepimento nel grembo della madre, ma anche l’accoglienza in una vera famiglia». La festa invita dunque a contemplare nella preghiera, a partire dall'Ave Maria che nella sua prima parte riprende precisamente le parole dell'Arcangelo alla Vergine, «la bellezza di questo legame, la bellezza di questa condiscendenza di Dio». In molti Paesi la festa dell'Annunciazione coincide con la Giornata per la Vita. Lo volle san Giovanni Paolo II, che esattamente vent'anni fa il 25 marzo 1995 firmò l'enciclica Evangelium vitae. Una grande enciclica sulla vita, ha ricordato Francesco nel ventesimo anniversario, ma anche un testo dove «la famiglia occupa un posto centrale, in quanto è il grembo della vita umana». San Giovanni Paolo II «ci ricorda che la coppia umana è stata benedetta da Dio fin dal principio per formare una comunità di amore e di vita, a cui è affidata la missione della procreazione. Gli sposi cristiani, celebrando il sacramento del matrimonio, si rendono disponibili ad onorare questa benedizione, con la grazia di Cristo, per tutta la vita».
La Chiesa, da parte sua, «si impegna solennemente a prendersi cura della famiglia che ne nasce, come dono di Dio per la sua stessa vita, nella buona e nella cattiva sorte: il legame tra Chiesa e famiglia è sacro ed inviolabile». Ne consegue che «la Chiesa, come madre, non abbandona mai la famiglia, anche quando essa è avvilita, ferita e in tanti modi mortificata». Non la abbandona neppure «quando cade nel peccato, oppure si allontana dalla Chiesa; sempre farà di tutto per cercare di curarla e di guarirla, di invitarla a conversione e di riconciliarla con il Signore». Ma, se il compito è questo, «appare chiaro di quanta preghiera abbia bisogno la Chiesa per essere in grado, in ogni tempo, di compiere questa missione! Una preghiera piena di amore per la famiglia e per la vita. Una preghiera che sa gioire con chi gioisce e soffrire con chi soffre».
Ecco dunque nel giorno dell'Annunciazione l'invito alla preghiera per il prossimo Sinodo: una preghiera che, «come tutto il cammino sinodale, sia animata dalla compassione del Buon Pastore per il suo gregge, specialmente per le persone e le famiglie che per diversi motivi sono "stanche e sfinite, come pecore che non hanno pastore" (Mt 9,36)». Nella preghiera, ha detto il Papa, ritroviamo la duplice missione del Sinodo: da una parte, «testimonianza della verità dell’amore di Dio» e dall'altra «della sua misericordia per le famiglie del mondo, nessuna esclusa, sia dentro che fuori l’ovile». Come il Papa ha detto concludendo il Sinodo straordinario del 2014, né misericordia senza verità né verità senza misericordia. Quello che tutti possono fare, ha ribadito Francesco, è pregare: «di questo c’è bisogno, non di chiacchiere!».
Ecco dunque la preghiera per il Sinodo, che il Papa invita a recitare regolarmente:
«Gesù, Maria e Giuseppe,
in voi contempliamo
lo splendore dell’amore vero,
a voi con fiducia ci rivolgiamo.
Santa Famiglia di Nazareth,
rendi anche le nostre famiglie
luoghi di comunione e cenacoli di preghiera,
autentiche scuole del Vangelo
e piccole Chiese domestiche.
Santa Famiglia di Nazareth,
mai più nelle famiglie si faccia esperienza
di violenza, chiusura e divisione:
chiunque è stato ferito o scandalizzato
conosca presto consolazione e guarigione.
Santa Famiglia di Nazareth,
il prossimo Sinodo dei Vescovi
possa ridestare in tutti la consapevolezza
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
la sua bellezza nel progetto di Dio.
Gesù, Maria e Giuseppe,
ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen».