DDF sulle apparizioni di Amsterdam: il "no" vaticano del '74
Dopo mezzo secolo esatto il Dicastero per la Dottrina della Fede ha pubblicato l’esito della Sessione Ordinaria riguardo alla “Signora di tutti i popoli”.
Dopo mezzo secolo esatto il Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF) ha pubblicato l’esito della Sessione Ordinaria dell'allora Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede riguardo alla devozione alla “Signora di tutti i popoli”, legata alle presunte apparizioni, avvenute ad Amsterdam tra il 1945 e il 1959, alla veggente Ida Peerman.
«Negli scorsi anni, il Dicastero, di norma, non rendeva pubbliche le decisioni circa i presunti fenomeni soprannaturali, ma di fronte ai persistenti dubbi sollevati circa le presunte apparizioni e rivelazioni degli anni 1945-1959 ad Amsterdam e legate alla devozione della “Signora di tutti i popoli”, il Dicastero per la Dottrina della Fede rende noto l’esito della Sessione Ordinaria dell’allora Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, tenutasi il 27 marzo 1974, riguardo dei suddetti fenomeni con questi giudizi:
1. Quanto al giudizio dottrinale: OMNES: “constat de non supernaturalitate”.
2. Quanto a indagare ulteriormente sul fenomeno: OMNES: “negative”.
Tali decisioni sono state approvate dal Santo Padre Paolo VI, durante l’udienza, concessa al Prefetto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Card. F. Šeper, il 5 aprile 1974.
Tanto si comunica affinché il santo Popolo di Dio e i suoi Pastori possano trarne le debite conseguenze».
Fin qui il comunicato stampa odierno firmato dal cardinale prefetto Víctor Manuel Card. Fernández.
La vicenda viene così menzionata nelle nuove Norme su apparizioni e fenomeni soprannaturali firmate dallo stesso Fernández, pur senza nominare Amsterdam, riguardo a «un caso di presunte apparizioni degli anni ’50, dove il Vescovo ha dato, nell’anno 1956, una sentenza definitiva di “non soprannaturalità”. L’anno seguente l’allora Sant’Uffizio ha approvato i provvedimenti di quel Vescovo. Di seguito si chiese di nuovo l’approvazione di quella venerazione. Ma nel 1974 la stessa Congregazione per la Dottrina della Fede ha dichiarato, a riguardo delle medesime presunte apparizioni, un constat de non supernaturalitate. Successivamente, nel 1996, il Vescovo del luogo ha riconosciuto quella devozione, e un altro Vescovo sempre dello stesso luogo, nel 2002, ha riconosciuto “l’origine soprannaturale” delle apparizioni, e la devozione si è diffusa in altri Paesi. Da ultimo, dietro la richiesta dell’allora Congregazione per la Dottrina della Fede, nel 2020, un nuovo Vescovo ha ribadito “il giudizio negativo” dato precedentemente sempre dalla stessa Congregazione, imponendo la cessazione di qualsiasi divulgazione riguardante le pretese apparizioni e rivelazioni».
Nel 1974 fu comunque emanata una Notificazione, datata 25 maggio, dall'allora Sacra Congregazione che a più riprese aveva confermato (nel 1957, nel 1972 e appunto nel 1974) la decisione di mons. Johannes Petrus Huibers, vescovo di Harleem, il quale il 7 maggio 1956, «a seguito di un attento esame della causa riguardante le pretese apparizioni e rivelazioni della "Signora di tutti i popoli", dichiarava che "non constava della soprannaturalità delle apparizioni", e, conseguentemente, proibiva la venerazione pubblica dell'immagine della "Signora di tutti i popoli", come pure la divulgazione di scritti che proponevano le suddette apparizioni e rivelazioni come di origine soprannaturale».