Dalle periferie esistenziali alle periferie eterosessuali
Se la benedizione delle coppie gay è in cima all'agenda della Santa Sede, i "vecchi" matrimoni religiosi tra uomo e donna sono in calo. Sarà forse il caso di rivedere le priorità?
Con Fiducia supplicans e i successivi interventi del cardinale Fernández e del Papa in persona, compresa l'ultima (per ora) intervista concessa a Credere, la benedizione delle coppie omosessuali sembra aver scalato i gradini delle priorità nell'agenda papale. Lasciando in sordina l'altra – discussa – "benedizione non liturgica", anch'essa oggetto di Fiducia supplicans, quella alle coppie irregolari eterosessuali. Per non parlare delle "vecchie" coppie costituite da uomo e donna regolarmente sposati, in drammatico calo, retrocesse in... "periferia", per usare un termine ricorrente in questo pontificato.
Ne parla Sandro Magister, evidenziando innanzitutto che in Italia «si registrano in un anno poco più di 2 mila unioni civili tra persone dello stesso sesso», tra le quali si suppone «siano pochissime le coppie omosessuali che bussano alle porte della Chiesa per avere la benedizione», visto che alle porte della Chiesa bussano sempre meno in generale. «Eppure la benedizione delle coppie dello stesso sesso è diventata per la Chiesa di Francesco il problema capitale (...) anche a costo di provocare l’opposizione di cardinali, di vescovi, di teologi, di fedeli e di intere Chiese nazionali, tra cui quelle di tutta l’Africa nera», osserva Magister, «quando invece le statistiche dovrebbero indurre la Chiesa a una preoccupazione e a un impegno del tutto opposti», incentrati piuttosto «sulle comuni, ordinarie coppie eterosessuali, sulle famiglie nel senso classico della parola». Che sono in drammatico crollo (dai 400mila all'anno dei primi anni '70 ai 70mila del 2023) «nel silenzio e nell’apparente disinteresse della massima autorità della Chiesa». Magister riprende al riguardo gli allarmi suonati dal sociologo Roberto Volpi e dall'ex vicedirettore di Avvenire e coordinatore generale del Family Day del 2007 Domenico Delle Foglie.
Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur: «mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata». La celebre espressione latina, ripresa da un passo di Tito Livio, sembra descrivere una certa attuale confusione che porta a inseguire le "periferie" più alla moda, dimenticandone altre.