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LETTERE

Dai lettori: tanta voglia di partecipazione

Partito, movimento o altro: ecco le prime reazioni dei lettori al dibattito che La Nuova BQ ha lanciato sul futuro del popolo del Family Day. Tra critiche, proposte e analisi emerge soprattutto una grande voglia di contare.

Famiglia 03_03_2016
Family Day

Secondo me prima di fare un partito, se mai si farà, bisogna mettere tutte le forze per mandare a casa Renzi, ovvero bocciare la riforma costituzionale sulla quale ha investito così tanto. Come si fa a votare la riforma costituzionale di una persona che si è messa al servizio di forze che mirano a destrutturare la società anche in maniera autoritaria. Quando mai ci fosse una sola camera magari con maggioranza Renzi, potrá passare qualsiasi cosa in maniera bulgara. Dobbiamo fermarlo! E allora potremo dire, chi tocca la famiglia muore e al di là del partito politico potremo essere un gruppo di pressione che non pensa alle poltrone ma al bene del paese. E se sarà necessario un partito dopo aver mandato a casa Renzi ci si penserà.

Andrea Fenucci

 

Io non sono molto d'accordo di trasformare il popolo del Family Day in un partito, per diverse ragioni:
a) la politica è di per sé l'arte del compromesso mentre ora è necessario parlare chiaro su due cose: sulla vita e sulla legge naturale, partendo dal basso. Non possiamo perderci su altre cose;
b) questo ipotetico partito a fatica raggiungerebbe il 5-6% e rimarrebbe quasi insignificante nell'aula parlamentare. Si rischia così il flop politico, da una parte, mentre dall'altra si rischia di perdere la freschezza e la vitalità di un intero popolo;
c) Questo partito sarebbe mal visto, se non osteggiato, da quella parte della gerarchia (sia nella CEI che in quella vaticana) che ha boicottato gli ultimi due Family Day. Non che questo importi molto, ma il nuovo partito diverrebbe un ulteriore fonte di scontro in una chiesa, quella italiana, già frazionata e divisa per conto suo.
Conclusione: meglio far crescere il movimento un po' sul modello polacco di Solidarnosc. Attraverso Solidarnosc un intero popolo incanalò la sua voglia di libertà. Così il movimento del family day deve incanalare le energie morali ancora sane del paese e della chiesa, così da influire anche sul mondo politico.

 Claudio Prandini

 

Le richieste di un movimento vengono ascoltate quando il movimento è rappresentato politicamente; un movimento d'opinione resta tale quando vuole solo stimolare la società a porsi delle domande. Quando un movimento ha delle sue proposte si deve appoggiare ad un partito oppure ci si trasforma se ne ha la struttura. Oggi non c'è traccia di alcun partito di chiara ispirazione cristiana o che per lo meno simpatizzi apertamente verso quella parte.

Paolo Snt

A me sembra evidente, purtroppo, che non siamo più un paese cattolico; e poi anche votando parlamentari cattolici o che dicono di esserlo poi vediamo che votano tutt'altro, leggi palesemente contro la dottrina cattolica ... Quindi, non so, ormai è troppo tardi

Francesca Giannattasio 

 

Ci vuole un movimento che aggreghi tutti quelli che aderiscono agli ideali del Circo Massimo e che sappia però anche fare una proposta politica e che, quindi, si presenti alle elezioni per avere rappresentanti. Certo con lo sbarramento è una grande battaglia. Intanto vediamo cosa riusciamo a fare per le amministrative. L'imperativo è l'unità.

Giorgio Calarco

 

Opterei per una formazione tipo Movimento, che abbia dei riferimenti precisi (nome e cognome) in ogni paese e città possibili, con una capacità informativa e mobilitativa. Ci sia un Centro di riferimento, dove possano anche essere inviati suggerimenti, domande, segnalazioni, nuove battaglie, fatti di rilievo da proporre e condividere.

Gianni Cassano

 

C'è bisogno di un partito politico che rappresenti dei valori che vedo sempre più calpestati: così saprei chi votare!!

Rosa Chiara 

 

L'Italia sta morendo, come la Grecia. Le famiglie muoiono di disoccupazione e di povertà. Ora i cattolici sono stati emarginati e divisi dal resto del Paese anche grazie all'ultima battaglia mediatica pro Cirinnà. Avremmo avuto l'80% della popolazione a favore della nostra piazza; dopo 2 mesi di TV e di Tiggì, ora siamo derisi ed additati al resto del Paese. Tutto calcolato da chi gestisce il consenso e crea governi dal nulla.
Se non ci riappropriamo della sovranità italiana in tempi brevi per restituirla al nostro popolo, cederemo il passo al Potere in tutto, fino all'eutanasia, alla pedofilia legalizzata. E chi potrà fermarli? Che cosa ce ne facciamo di un manipolo di parlamentari? Con quel numero Ncd ha fatto solo disastri, e non mi riferisco solo alle ultime performance. (...)
Il Potere ed i suoi servetti sono oggi il nemico. Di gente che si è attaccata al carretto del vincitore ne abbiamo visti troppi. Ed erano sul carro sbagliato. Mentre i nostri fratelli, in tutto il mondo, subiscono il martirio, qui esprimiamo qualche governatorucolo che ci garantisca un posto di lavoro nella buona scuola. Che tristezza, che amarezza.

Silvia Semprini

 

Sia movimento, sia partito. Il partito però solo nella misura in cui i partecipanti/simpatizzanti al FD sono disposti a impegnarsi in prima persona. Altrimenti il risultato sarebbe soltanto quello di azzoppare l'enorme lavoro che ora viene fatto dal comitato, il quale non solo deve rimanere, ma ampliarsi.
La cosa fondamentale secondo me è che il popolo del Family Day, non si limiti a delegare, o ad aspettare che Tizio o Caio entrino in politica. È necessaria la partecipazione di tutti quei cittadini. Una partecipazione politica in senso lato. Lì agisce il comitato. Già ora sta facendo molto bene, in termini di pressione verso le amministrazioni, sensibilizzazione dei cittadini e mobilitazione degli stessi. A mio parere sarebbe da continuare l'opera di radicamento nel territorio.

Guido Storti