Da Londra. Lettera aperta a Nunzio Galantino
"Sua Eccellenza, ho pensato di farle sapere che io mi identifico con le persone che pregano il rosario, fuori dalle cliniche che praticano l’aborto, indipendentemente dal fatto che i loro volti siano espressivi o meno".
Quella che segue è la lettera che John Smeaton, direttore della britannica Society for the Protection of the Unborn Child (SPUC, Società per la protezione del bambino non nato) ha inviato a monsignor Nunzio Galantino dopo che anche alcuni media britannici hanno rilanciato l'intervista di cui abbiamo parlato ieri su La Nuova BQ. La SPUC è stata fondata nel 1967 e da allora in Gran Bretagna è stata sempre in prima linea nella difesa della vita fin dal concepimento. Smeaton, uno dei leader pro-life più noti al mondo, ne è direttore dal 1996 ma già dal 1978 ricopriva la carica di segretario generale.
Sua Eccellenza,
Ho letto i suoi commenti, citati oggi da The Tablet, in cui diceva, fra le altre cose, che lei non si “identifica con i visi inespressivi di chi recita il rosario fuori dalle cliniche che praticano l’interruzione della gravidanza”.
Io spero che lei sia stato frainteso. La prego di farmi sapere se questo è il caso.
Ho pensato di farle sapere che io mi identifico con le persone che pregano il rosario, fuori dalle cliniche che praticano l’aborto, indipendentemente dal fatto che i loro volti siano espressivi o meno.
Solo mezzora fa ho ricevuto un messaggio da un meraviglioso gruppo in Inghilterra che organizza, a costo di grandi sacrifici personali, gruppi di preghiera fuori dalla clinica abortista di Twickenham, nell’Ovest di Londra. Il messaggio recita: «Pregate molto per “Lucia”, incinta di 20 settimane. Il suo aborto è programmato per la settimana prossima a Twickenham».
Io ho pregato per Lucia. L’ho fatto prima di scriverle. Mentre scrivo, posso chiederle di pregare per lei e di chiedere ad altri di farlo?
In base alla mia esperienza, queste preghiere funzionano. Io ricevo continuamente messaggi dalla stessa fonte, quel magnifico gruppo inglese, in cui si parla di giovani donne che, vedendo gente che prega fuori dalla clinica, cambiano idea e tengono il loro bambino.
Se mi permette, le invierei un rapporto completo sul lavoro di questo gruppo.
Inoltre, posso porle una domanda su quanto mi riferiscono lei abbia detto: «In passato ci siamo concentrati troppo sull’aborto e l’eutanasia»? (Ancora una volta, spero che lei sia stato frainteso. Per favore, mi faccia sapere se questo è il caso).
È forse opportuno ricordarle che decine di migliaia di bambini non nati, ciascuno dei quali è creato a immagine e somiglianza di Dio, vengono uccisi ogni giorno in tutto il mondo. Per esempio, ci sono 500 bambini uccisi ogni giorno in Gran Bretagna, migliaia negli Stati Uniti, decine di migliaia in Cina, solo per citare tre dei 193 Paesi del mondo.
Sua Eccellenza, se fossero preti cattolici o cittadini ebrei ad essere assassinati a questo ritmo, o minacciati di assassinio, con l’avallo di leggi nazionali in Gran Bretagna e in altre parti del mondo, non ci aspetteremmo forse, di non iniziare neppure una messa senza nominare questa questione, tutti i giorni della settimana, e pregare per la sua fine? Non saremmo qui a denunciare, giustamente, l’eccidio di preti cattolici o di cittadini ebrei, da tutti i pulpiti del mondo, indipendentemente dai peccati e dagli scandali normalmente associati a personaggi della Chiesa Cattolica? L’ebreo, il prete, il bambino non nato sono tutti creati a immagine e somiglianza di Dio.
Se le leggi nazionali avessero permesso l’uccisione di preti cattolici ed ebrei negli scorsi decenni, io non credo che lei avrebbe detto: «In passato ci siamo concentrati troppo sull’uccisione di preti cattolici e cittadini ebrei». Infatti, oggi probabilmente lei direbbe: «Non facciamo mai abbastanza per denunciare questo male mostruoso».
Sua Eccellenza, la prego di riconsiderare le frasi che mi sono state riferite.
Posso venire a incontrarla, in compagnia di una mia collega che ebbe un aborto, per discutere sull’intera questione con lei?
Assicurandola della mia preghiera
Dio la benedica
John Smeaton
*Direttore Society for the Protection of the Unborn Child