Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Cristo per noi

E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. (Mt 16,13-20)

Schegge di vangelo 24_08_2014

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo. (Mt 16,13-20)

Ci basta riconoscere Gesù come grande uomo? Ci basta dire che Gesù è Dio? Quel che basta al cuore dell’uomo è riscontrare che ‘quel Gesù’ c’entra con il destino di ciascuno. Se Gesù è ‘il Cristo’, Egli è Colui che la storia attende, e lo si può incontrare come Salvatore di ciascuno e di tutti.  Talmente Gesù si coinvolge con la vita degli uomini, da innalzare nel terreno della storia la Sua Chiesa, che lotta contro le forze del male e le vince. Egli dona un valore eterno alle nostre azioni quotidiane, e le fa diventare  una chiave che apre e chiude le porte del Regno dei cieli. ‘Questo Cristo’, Figlio dell’uomo e Figlio di Dio, viene conosciuto per il dono che il Padre fa a quanti lo seguono come discepoli, allora come oggi.