IDEOLOGIE
Coscienza degli animali. Incoscienza umana
Il Manifesto degli animali promosso dal ministro Michela Brambilla
e da Umberto Veronesi mette
in discussione il ruolo dell'uomo.
Attualità
06_07_2011
E' stato rilanciato in questi giorni il Manifesto animalista promosso da Michela Brambilla, attuale ministro del Turismo, e Umberto Veronesi. Il manifesto, che si chiama «La coscienza degli animali», afferma che «Chi rispetta la Vita deve rispettarne ogni forma. Chi è crudele con gli animali lo è anche con gli esseri umani». E ancora: «Gli animali hanno un elevato livello di consapevolezza, coscienza, sensibilità e molti di loro hanno la capacità di sviluppare sentimenti», cosicché «Il primo diritto degli animali è il diritto alla vita». La Brambilla e Veronesi sono inoltre vegetariani e, per l’oncologo più famoso d’Italia, «Dobbiamo cominciare a trasferire i principi etici […] non far soffrire, non essere violenti e non uccidere […] anche al mondo animale».
Il Manifesto e le dichiarazioni che lo accompagnano spingono a domandarsi quale sia la differenza tra uomo e animale. Abbiamo perciò chiesto a un filosofo e ad un esperto di zootecnia e agricoltura di chiarire questi aspetti.
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