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Consiglio Nazionale Forense

Corso gender per avvocati

Il Consiglio Nazionale Forense propone un corso per gli avvocati sull’«Inclusione delle persone LGBTIQ + e di origine etnica e “razziale” diversa da quella della maggioranza». Da evidenziare l’intervento sul linguaggio.

Gender Watch 06_02_2021

Il Consiglio Nazionale Forense propone un corso per gli avvocati sull’«Inclusione delle persone LGBTIQ + e di origine etnica e “razziale” diversa da quella della maggioranza». Il corso inizierà l’11 di febbraio e terminerà il 29 aprile. Le principali sigle LGBT italiane sono presenti non solo per patrocinare il corso ma anche con diversi interventi: Unar, Parks, Edge e l’immancabile Rete Lenford. Si prevede quindi un corso a senso unico senza possibilità di contraddittorio

Le relazioni ruotano attorno alle solite tematiche: discriminazione, inclusività, diversità, etc. soprattutto declinate nel rapporto di lavoro per gli studi professionali. Da evidenziare la lezione del 4 marzo su «Linguaggio e stereotipi» che riporta il seguente sottotitolo: «Focus sugli aspetti linguistici della discriminazione e dell’inclusione e sugli stereotipi incorporati nel linguaggio». Questo sarà uno dei principali campi minati per chi fa informazione: una parola sbagliata – ad esempio riferirsi ad un uomo che si sente donna con pronomi maschili – ed ecco che si finirà dritti dritti davanti ad un giudice, grazie anche all’apporto zelante di avvocati «inclusivi».