Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Francesca Saverio Cabrini a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Confermàti nella fede

Come il suo maestro (Mt 10,25)

Schegge di vangelo 15_07_2023 English Español

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia! Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli». (Mt 10,24-33)

Gesù è stato accusato dai farisei e dai sadducei di operare i miracoli con l’aiuto di Beelzebùl, e così gli danno dell’indemoniato. È la classica tecnica dei malvagi, accusare gli altri di quello che in realtà si è o si vorrebbe fare. Ecco perché nella storia, quanti vogliono distruggere la Chiesa, la accusano esattamente di quello che poi mettono in pratica appena si trovano in una posizione di potere. L’insegnamento di Gesù su questo punto è chiaro, non bisogna avere paura, ma bisogna confermare quanto il nome di cristiano ci richiederà. Lo sai che il giorno della tua Cresima ti sei impegnato a fare proprio questo? Ad essere cioè un soldato di Cristo. E il soldato combatte. Non un solo giorno, ma fino all'ora della sua morte.