Compimento
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento». Mt 5, 17-18
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto». Mt 5, 17-18
Commuove sentire Gesù parlare di compimento. Compimento della lunga storia che l’ha preceduto, compimento della promessa di Dio, compimento della vita dell’uomo. Che cosa desidera una persona, se non il compimento di ogni fiore che sboccia, di ogni impresa che comincia, di ogni strada che si apre? Si desidera che niente vada perduto e che persino le deviazioni, gli sbagli, i peccati vengano recuperati e ricondotti al bene più grande. Sperimentiamo che tutte le azioni e le promesse dell’uomo rimangono interrotte, se non altro a causa della morte. Gesù porta in sé tutta la nostra vita. “Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo”. E per ultimo, Cristo è di Dio. Cosa desiderare di più? Desideriamo essere presi in questo abbraccio che raccoglie la nostra piccolezza e la inserisce nel grande disegno di Dio.