Compassione
«Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Mt 15,14-17
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Mt 15,14-17
Sbarazzarsene in fretta o prendersene cura? Come possiamo accollarci il peso di ogni persona che incontriamo? Com’è possibile badare ad ogni richiesta? Che tu sia un passante qualsiasi, un medico, un prete, un’impiegata, un’insegnante, come puoi farti carico di tutto e di tutti? Eppure la compassione, cioè la condivisione della fatica altrui, la partecipazione al dramma dell’altro, è il primo passo di umanità. E’ vero che non abbiamo tempo per tutti, non abbiamo la capacità sufficiente per ogni problema, non abbiamo le energie per tutte le richieste. Ma possiamo guardare, ascoltare, parlare, indugiare, pazientare. Anche solo una stretta di mano, un bicchiere d’acqua, un sorriso umano. Sempre e prima di tutto, possiamo pregare e domandare il miracolo che solo Dio ha il potere di compiere.