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SATANISMO

Come i Satanic Temple impongono il silenzio ai cristiani

La setta dei Satanic Temple, da anni, conduce negli Usa una campagna serrata. Chiede di erigere statue al demonio o di invocarlo in pubblico. Alle preghiere o alle proteste di risposta, controbattono ottenendo la rimozione di ogni simbolo o il silenzio al posto della preghiera. Perché è nel vuoto che alberga il male.

Libertà religiosa 27_07_2016
Phoenix, la preghiera dei deputati cristiani

Mentre settimana scorsa a Pensacola, in Florida, David Suhor invocava satana in apertura al Consiglio comunale cittadino, martedì centinaia di cristiani si sono radunati per pregare in riparazione all'atto blasfemo. L'uomo, cofondatore della Satanic Temple, setta satanica attivissima in Usa da tempo e uscita allo scoperto con azioni pubbliche negli ultimi due anni, è stato interrotto da alcuni membri della chiesa metodista presenti in assemblea che si sono messi a pregare Dio finché il presidente del consiglio comunale, Charles Bare, non li ha invitati a uscire dall'edificio: «Se deviate da quanto ritengo un'invocazione appropriata, dovrò allontanarvi dalla seduta», ha dichiarato il presidente. Tanto che quanti hanno continuato a pregare sono stati allontanati dalla polizia. Ovviamente l'episodio ha rimesso in discussione la tradizionale invocazione a Dio che ha sempre dato inizio alle sedute comunali, da sostituire con il silenzio come auspicato dal satanista Suhor: «Scambiamola con un momento di silenzio che lasci libero ciascuno di pregare o meno, secondo la propria coscienza».

L'azione dei satanisti non è isolata. Anzi, sta cercando di farsi largo per tutto il paese tramite la medesima strategia. Se infatti nel maggio del 2014 un club studentesco dell'università Harvard aveva ospitato la riproduzione da parte dei Satanic Temple di una messa nera satanista (Lucian Greaves, fondatore della setta, aveva dichiarato che sarebbero stati «scimmiottati i rituali di altre religioni» e che sarebbe stata utilizzata «un'ostia»), nel luglio del 2015 veniva rimossa una statua dei dieci comandamenti posta davanti al parlamento dell'Oklahoma in rappresentanza delle radici giudaico cristiane degli Stati Uniti. Al suo posto la setta avrebbe voluto porre una statua con un diavolo sotto forma di caprone, sulle cui ginocchia ci si può sedere, che educa due bambini che lo guardano sorridendo. La Corte Suprema dello Stato davanti alla disputa aveva optato per l'eliminazione di ogni simbolo religioso. Una decisione ovviamente salutata dai satanisti come «una vittoria. Satana è il simbolo della ribellione di fronte alla tirannia». A dicembre dello stesso anno, presso il Parlamento della Florida, oltre al presepe, l'albero di natale e un calendario ebraico, era stata posta una statua di satana, sebbene solo nel 2013 la proposta dei satanisti fosse stata rifiutata come molto offensiva. 

Di fronte all'azione insistente della setta, gli unici a cercare di opporsi sono sempre stati i cittadini cristiani, in maggioranza protestanti, cercando di riparare con la preghiera. Mentre nessuna voce autorevole della Chiesa cattolica si è levata per chiedere di celebrare Messe riparatorie ed indicare il pericolo di una setta che parla delle proprie azioni come «performance a scopo educativo» per produrre «benevolenza» invocando satana, «l'eterno ribelle, l'opposizione all'autorità arbitraria che difende la sovranità personale». Così Greaves ha dichiarato al “Metro Times” di Detroit, aggiungendo che satana è a favore dei «diritti gay (…) una delle cose che ci stanno più a cuore», perché «il matrimonio è un sacramento», da riconoscere «sulla base della libertà religiosa. Chiunque voglia farlo può alzare la mano e avrà il suo matrimonio celebrato da Lucien Greaves. Non vediamo l'ora di diffonderci in Michigan sulla questione dei diritti gay». Naturalmente a favore dell'aborto, «noi sentiamo anche il dovere di proteggere le donne da procedure come l'ecografia». Nessuna reazione quindi da parte dei vescovi locali, ingannati anche dal fatto che la setta, dopo aver cercato di imporre le proprie preghiere o i propri simboli demoniaci, accetti sempre il compromesso dell'istituzione di spazi neutri, piuttosto che di momenti silenzio.

Lo stesso copione è stato inscenato lo scorso febbraio a Phoenix, dove il Consiglio comunale aveva accolto la richiesta da parte dei Satanic Temple di aprire la seduta con un'invocazione a satana sostitutiva della preghiera a Dio. Dopodiché l'amministrazione aveva optato per l'abolizione di ogni orazione da rimpiazzare con un momento di silenzio, anche in questo caso accolto dai membri della setta come un grande traguardo. Infatti, come aveva fatto notare alla Cna commentando l'episodio Padre Vincent Lambert, noto esorcista americano, il vuoto non è mai neutrale e in esso «l'unico a essere ridotto al silenzio è Dio». E aveva aggiunto che siccome l'uomo desidera Dio e il suo «cuore è inquieto, oh Signore, finché non riposa in te (…), quando Dio è silenziato da certi ambienti, come un Consiglio comunale, si crea un'ulteriore distanza fra l'umanità e Dio, accrescendo il vuoto della società interna. È in questo vuoto che abita satana». Non ci si illuda dunque, per evitare ogni scontro, di salvarsi tacendo o rimuovendo dagli spazi pubblici i simboli della fede cristiana.