Cinque cristiani rapiti in Nigeria sono stati liberati
Sono tre suore, un seminarista e il loro autista che erano stati rapiti a scopo di estorsione mentre si recavano a un funerale
Il 14 ottobre sono state liberate in Nigeria dopo nove giorni di prigionia tre suore che erano state rapite il 5 ottobre nello stato meridionale di Imo. Suor Rosemary Ejiowokeoghere Osiowhemu, suor Maria Ngozi Okoye del Signore Risorto e suor Josephine Mary Chinyekwuo, tutte missionarie della MDME, Missionarie Figlie della Mater Ecclesiae, erano state sequestrate insieme a un seminarista, Peter Eyakeno Sunday, e al loro autista, Awoke Emmanuel, mentre percorrevano la strada che porta a Mbano dove si stavano recando per partecipare al funerale della madre di una delle religiose. Anche il seminarista e l’autista sono stati liberati. Si era subito ipotizzato un rapimento a scopo di estorsione, un crimine molto comune in Nigeria, ma per diversi giorni di loro non si erano avute notizie e ormai si temeva per la loro vita. Poi i sequestratori hanno preso contatto con la direzione della MDME e hanno chiesto un riscatto. L’annuncio del ritorno a casa sane e salve di tutte cinque le vittime del sequestro è stato dato dal vicario generale della MDME: “riconoscenti a Dio – ha detto suor Gloria Nnabuchi – il superiore generale e tutti i membri della MDME annunciano con gioia la loro liberazione”. Non è stato rivelato se per il loro rilascio è stato pagato il riscatto chiesto dai rapitori dei quali per il momento non si conosce l’identità. Un recente rapporto della onlus Open Doors riporta che negli ultimi 12 mesi sono stati uccisi per la loro fede più di 5.000 cristiani, in media più di 13 al giorno, e 4.700 sono stati rapiti. Almeno mille credenti sono state violentate, aggredite o molestate sessualmente. I cristiani in Nigeria sono più di 87 milioni su una popolazione totale di 213 milioni.