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LA VITA SOCIAL DI FERRAGNI E FEDEZ

Chiara, Leone e il Truman show che è in noi

Milioni di fan, una vita sempre sotto i riflettori per influenzare i consumatori. E ora anche la foto nell'ambulatorio di ginecologia: la gravidanza di Chiara Ferragni e del piccolo Leone monitorata da 12 milioni di "amici". E un ricordo lontano e profetico: il Truman show che si realizza. 

Editoriali 25_02_2018
Chiara Ferragni, Leone e Fedez

L’ultima foto copertina li vede ritratti in un ambulatorio ginecologico: lei col pancione in primo piano e la carta assorbente che si usa dopo le ecografie, lui le tiene una mano dolcemente. A fianco l’ecografo non lascia dubbi: Chiara Ferragni ha appena terminato l’esame che si fa alle mamme e al suo fianco c’è il compagno Fedez. Insieme aspettano il piccolo Leone, di nome e di fatto dato che il piccolino è già il re della foresta dei royal baby anche senza sangue blu: “l’oggetto” del desiderio di milioni di fan della coppia che su Instagram non si perdono una puntata della storia d’amore più fashion che ci sia. 

Chiara Ferragni è la nota, bella, ricca e super fashion influencer da 12 milioni di followers. Lui è il rapper che ha fatto breccia nel cuore di lei. La notizia del loro fidanzamento e conseguente dichiarazione di matrimonio a Verona sul palco dell’Arena (lo so che a noi basta una pizzeria Marechiaro qualunque, ma questi non vanno per il sottile) ha mandato in visibilio i loro fan. 

Che poi: passi per Fedez che scrive canzoni, ma i fan di Chiara Ferragni sono fan in qualità di che cosa? Forse in qualità di utenti dato che con una intelligenza davvero brillante la giovane si è inventata un lavoro molto redditizio e che utilizza le amicizie social come clienti potenziali per i prodotti che pubblicizza nella sua vita. 

Influencer, si chiama. Perché il suo raccontare la vita su Instagram attraverso i suoi selfie, il suo modo di vestirsi, che cosa fa, che cosa ascolta, tutto influenza un esercito di potenziali clienti di moda. Gucci e Versace fanno a gara per vestirla. Lei si fa fotografare con l’abito giusto mentre bacia il giovanotto, sfondo tour Eiffel, e le vendite schizzano e con esse il suo conto in banca dato che la rivista Forbes l’ha incoronata l’influenzar più influencer del mondo. 

Qui si parla di milioni e milioni di potenziali clienti, roba che i rotocalchi anni ’60 che raccontavano la vita patinata delle starlette è un bollettino parrocchiale in confronto. Numeri da capogiro, che se li avesse un politico camperebbe di prebende tutta la vita. Perchè c'è qualcoa di meno invasivo della pubblicità, ma più penetrante: non c'è l'invito all'acquisto, ma l'influenza, appunto. Che si fregia di farti scegliere in libertà, senza costrizioni. 

Inevitabile che per poter far crescere l’appeal su di lei e sulla sua vita fatata anche i nove mesi di gestazione del piccolo Leone dovessero essere funzionali

Eccola quindi scattarsi selfie, mostrando la pancia che cresce di giorno in giorno, raccontare i più impercettibili progressi di crescita di Leone e ogni tanto mostrarsi avvinghiata al suo macho tutto tatuato. Il pubblico adolescenziale va in visibilio, riposta e ritwitta che è una meraviglia. Perché in fondo la Ferragni e Fedez stanno raccontando ai loro “clienti” una favola moderna. Sono imprenditori da milioni di fatturato e piani di sviluppo di marketing, non sono due giovani improvvisati e beciati dalla fortuna, ancorché geniali e ma istintivi.

E come in ogni favola che si rispetti non mancano gli imprevisti. Ed è quello che i giornali hanno raccontato ieri. La coppia è stata assente dai social un po’ e di questo devono in un certo senso giustificarsi perché il pubblico è esigente. 

Uno pensa a due settimane. Invece si tratta di pochi giorni, ma d’altra parte gli standard di presenza sono elevati. Scrive lei: «Questi ultimi giorni sono stati un po’ caotici. Mercoledì mattina abbiamo avuto l’ecografia di routine e il nostro ginecologo ha trovato che Leo non stesse crescendo tanto quanto dovrebbe per il periodo della gravidanza, forse perché la placenta non sta funzionando al meglio. Sono stata messa a riposo e deve prendere tutto con calma (ho dovuto cancellare gli impegni di lavoro). Devo fare delle visite due volte a settimana per controllare che Leoncino stia bene. Abbiamo già avuto i primi risultati e sono buoni. Adesso si riposa e sta crescendo forte».

Lui aggiunge pathos mostrando la foto, la mano dolce e invitando gli "amici" a sostenerla. 

In pochi minuti migliaia di like. Poi milioni. E commenti, consigli, incoraggiamenti. Il pubblico appare così ipnotizzato da un social vero, un reality show che di virtuale ha soltanto il canale di comunicazione. Tutto il resto è concreto: i due innamorati, il bambino che cresce, l’ambulatorio ginecologico e persino gli inconvenienti che nella vita accadono. Ma al pubblico va bene così. Perché sogna e condivide. Senza fare parte di una compagnia di amici e senza avere mai parlato con la Ferragni in persona, si crea comunque una relazione empatica di fan che soffrono e gioiscono davvero. 

Ma non solo per Leone. Perché Leone in fondo è il comprimario di uno show ben più importante. Uno show che deve tenere incollati allo smartphone milioni di utenti travestiti da amici. Non lo sanno e se lo sanno non lo ricordano, ma quanto sta accadendo al piccolo Leone è l’esatta riproposizione di quanto accadeva al piccolo Truman nel celebre film The Truman Show. Anche in quel caso il bambino, poi cresciuto e interpretato da uno straordinario Jim Carrey, venne ripreso proprio nel momento della gestazione. Fu una gravidanza resa pubblica in tutto e per tutto a far diventare il piccolo Truman l’oggetto del desiderio di milioni di telespettatori.

Anche di lui si seguirono passo passo tutte le tappe della vita: la gravidanza, il parto, l’infanzia, i dentini che cadevano, gli amori, la vita adulta fino al drammatico momento in cui dopo aver cercato la fuga alla ricerca di una verità che potesse andare oltre quel mega set cinematografico che era la sua vita si scontrò contro la parete di cartapesta che doveva segnare la fine del cielo e in realtà non era altro che l’inizio della vita vera. 

Ieri Truman, che si realizza oggi in Leone, del quale conosciamo solo ciò che serve in chiave influencer per alimentare un mercatro del consumo e non delle relazioni. Ma che domani dovrà anche lui navigare con la sua Santa Maria in una tempesta alla ricerca della fine del Cielo di cartapesta e l’inizio della vita. C’è da sperare, per non venire a sua volta inghiottito, che incontri qualcuno che, come per Truman, sia pronto a dare la vita per dirgli la verità e scendere le scale di corsa per raggiungerlo al suo approdo.