OCCHIO ALLA TV
"Chi l'ha visto?" Meglio non vederlo
Nata come spazio di servizio, la trasmissione è diventata l'ennesimo teatro per ficcare morbosamente il naso nelle vicende più sanguinose di cronaca nera.
Occhio alla Tv
12_05_2011
Prima una puntata dedicata alla sua difesa mediatica, ieri la ripresa del caso in tono diametralmente opposto con la ricerca di tutti i particolari, le incongruenze e le indiscrezioni utili a confermare l’ipotesi che l’assassino di Carmela Rea, detta Melania, sia proprio lui, il marito Salvatore Parolisi. “Chi l’ha visto?” (RaiTre, mercoledì ore 21.10) non si fa scrupoli pur di incollare al teleschermo, a colpi di emozioni forti, milioni di spettatori che vorrebbero risolvere il caso prima degli inquirenti.
Nata come spazio di servizio per favorire il ritrovamento di persone scomparse, la trasmissione condotta da Federica Sciarelli è diventata a tutti gli effetti l’ennesimo teatro per ficcare morbosamente il naso dentro le più sanguinose vicende di cronaca nera. L’intervista alla madre di Melania trasmessa ieri sera ha evidenziato una volta di più lo spirito voyeuristico e quasi sadico del programma. A una donna sconvolta dall’uccisione della figlia sono state poste domande come “Che cosa prova in questo momento?”, “Dentro la sua mente non trova spazio l’ipotesi che possa essere stato lui?”, “Cosa pensa del fatto che vi fosse un’altra donna?”, “Gli ha chiesto se è stato lui o no?”.
Del resto, probabilmente non ci si può aspettare niente di diverso dalla Sciarelli e dal suo staff, che – non dimentichiamolo – sono quelli che hanno dato in diretta la notizia dell’uccisione di Sarah Scazzi alla madre, rimasta impietrita durante un collegamento che nessuno ha avuto il buon senso di interrompere all’istante. Gli appassionati dl genere farebbero meglio, piuttosto, a leggersi un romanzo ad hoc.
Nata come spazio di servizio per favorire il ritrovamento di persone scomparse, la trasmissione condotta da Federica Sciarelli è diventata a tutti gli effetti l’ennesimo teatro per ficcare morbosamente il naso dentro le più sanguinose vicende di cronaca nera. L’intervista alla madre di Melania trasmessa ieri sera ha evidenziato una volta di più lo spirito voyeuristico e quasi sadico del programma. A una donna sconvolta dall’uccisione della figlia sono state poste domande come “Che cosa prova in questo momento?”, “Dentro la sua mente non trova spazio l’ipotesi che possa essere stato lui?”, “Cosa pensa del fatto che vi fosse un’altra donna?”, “Gli ha chiesto se è stato lui o no?”.
Del resto, probabilmente non ci si può aspettare niente di diverso dalla Sciarelli e dal suo staff, che – non dimentichiamolo – sono quelli che hanno dato in diretta la notizia dell’uccisione di Sarah Scazzi alla madre, rimasta impietrita durante un collegamento che nessuno ha avuto il buon senso di interrompere all’istante. Gli appassionati dl genere farebbero meglio, piuttosto, a leggersi un romanzo ad hoc.