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il processo di nomina

Cercasi vescovi neozelandesi (e non solo)

Cattolici preoccupati in due diocesi della Nuova Zelanda prive di vescovo: il processo è in corso, li rassicura il cardinale arcivescovo di Wellington. La nomina di un vescovo richiede una selezione complessa e sono decine le diocesi vacanti in tutto il mondo.

Borgo Pio 04_11_2022

Volge al declino l'anno del Signore 2022 e due diocesi neozelandesi – Hamilton e Palmerston North – attendono un vescovo rispettivamente dal 2021 e dal 2019. E l'arcivescovo della capitale Wellington, il card. John Atcherley Dew, è dovuto intervenire a rassicurare i cattolici preoccupati per la mancanza di un pastore: la ricerca è in corso, il processo di nomina sta seguendo l'iter previsto.

Ma quanto è difficile "fare" un vescovo? Lo racconta a Pillar Catholic il vescovo Stephen M. Lowe, amministratore apostolico di Hamilton. «Quando una diocesi richiede un nuovo vescovo, il nunzio apostolico avvia un processo di consultazioni con una serie di laici e sacerdoti per esaminare le esigenze pastorali della diocesi e suggerire i nomi dei potenziali candidati», che vengono trasmessi al Vaticano, dove si forma la cosiddetta "terna", con i nomi dei tre possibili eletti. Segue una seconda consultazione da parte del nunzio, che infine invia la propria relazione al Papa cui spetta la nomina finale. Una volta designato il nuovo vescovo, questi viene informato riservatamente dal nunzio che gli chiede se intende accettare.

Le due diocesi neozelandesi non sono certo le uniche vacanti al mondo, né quelle che attendono un vescovo da più tempo. Il sito Catholic Hierarchy ne censisce decine, naturalmente in maggioranza concentrate negli ultimi due anni, per varie ragioni: morte dell'ordinario, ma più frequentemente nomina ad altra diocesi o ritiro per limiti di età. Non mancano però i casi limite: il vicariato apostolico di Tessalonica attende un vescovo dal 1929, dopo il primo e unico, mons. Alessandro Guidati, cui sono seguiti una serie di amministratori apostolici. E anche l'arcieparchia armena di Leopoli è vacante dal 1938. In Italia l'attesa più lunga tocca alle diocesi italo albanesi, di rito orientale: l'abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata, nel Lazio, è priva di esarca dal 2013, mentre l'eparchia siciliana di Piana degli Albanesi lo è dal 2020.

SC