«Blasfemie sul decalogo dei vaccini, l'ho fatto ritirare»
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Il convegno choc dell'Ordine dei medici di Savona che utilizza i dieci comandamenti per la causa vaccinale. La locandina modificata dopo la protesta del vescovo che alla Bussola spiega: «Una blasfemia, ho chiesto di toglierlo». Accontentato, ma solo a metà: il riferimento al decalogo rimane. Poi stamattina il dietrofront: il convegno viene rinviato a data da destinarsi su impulso dell'Amc locale.
La locandina del convegno vaccinista di Savona è stata ritirata dopo le proteste del vescovo, ma il titolo Le tavole delle vaccinazioni rimane tale e quale.
Un fatto di cronaca svela una china inquietante sulla strategia di pianificazione vaccinale che Bill Gates, annunciando di voler finanziare l’Oms, chiamò la decade dei vaccini. Tutto porta a considerarli ormai un dogma inscalfibile. E va da sé, che passando dalla teoria alla prassi, i nuovi inoculi, dopo essere stati considerati una panacea, un sacro graal della modernità, diventassero dei comandamenti.
Passare così dalla decade dei vaccini al decalogo vaccinale il salto è breve. Del resto, che siano stati comandati e non possano ormai più essere messi in discussione, proprio come lo sono le tavole della legge che Mosè ricevette sul Sinai, è stato dimostrato dalla storia ormai di uno Stato che non ha esitato a censurare e intimidire chi non ha voluto prestare il braccio.
Va dato atto al vescovo di Savona Calogero Marino, che se non fosse stato per il suo intervento, la questione sarebbe rimasta relegata solo al vociare social e l’organizzatore del convegno non avrebbe messo mano, almeno alla locandina. Segno che i vescovi hanno ancora un’autorità per poter intervenire sulle cose di Dio, quando e se vogliono e magari questa decisione ci fosse stata quando le chiese sono state oggetto di lockdown.
Allora, succede che l’11 novembre prossimo, la sala congressi dell’Ordine dei medici di Savona organizza un seminario di accreditamento medico, quindi con rilascio di punti professionali, un convegno scientifico dedicato ai vaccini in generale, non solo a quello anti covid rivolti alle più svariate tipologie di patologie.
Il titolo dato all’iniziativa è “Le tavole della vaccinazione” rimanda al Decalogo, mentre gli sponsor – si parla di un contributo non condizionante – sono tutte le principali case farmaceutiche protagoniste della ultima campagna vaccinale, Pfizer e Astrazeneca comprese.
Nella versione pubblica fino a ieri mattina comparivano nell’ordine tutti i comandamenti vaccinali: Non avrai altro Dio all’infuori di me: l’influenza; Ricordati di santificare le feste: le vaccinazioni nel paziente diabetico; Onora il padre e la madre: le vaccinazioni nel paziente nefrologico; Non uccidere: le vaccinazioni nel paziente ematologico; Non commettere atti impuri: le malattie sessualmente trasmesse; Non rubare: le vaccinazioni nel paziente pneumologico; Non dire falsa testimonianza: le vaccinazioni nel paziente positivo per Hiv; Non desiderare la donna d’altri: le vaccinazioni nel paziente cardiologico; Non desiderare la roba d’altri: la vaccinazione nel soggetto trapiantato.
Piccola digressione: non si capisce bene in quale tipo di schema mentale sono state fatte le associazioni tra le patologie e i Comandamenti. In alcuni casi incomprensibili, perché ad esempio il paziente pneumologico dovrebbe essere associato al furto, poveretto? In altri davvero sarcastiche, come la santificazione delle feste ricordata al paziente diabetico, che forse vorrebbe mangiare qualche cannolo in più alla domenica. Ridicolo e scontato il riferimento de sexto: malattie sessualmente trasmissibili per le quali sappiamo ci sono vaccini già affermati. E che dire dei pazienti cardiologici associati alla donna d’altri? Forse perché si tratta di questioni di cuore?
Comunque sia, si ignora se la cosa sia stata seguita da un creativo “simpaticone” che sui titoli dei seminari ci ha perso più di un pomeriggio. Quel che è certo è che, secondo quanto ha potuto apprendere la Bussola ieri mattina, la locandina era stata cambiata dopo l’ondata di proteste piovute addosso all’Ordine dei medici e agli organizzatori.
Lo conferma l’agenzia organizzatrice del convegno medico, l’agenzia Etagamma di Genova.
«Abbiamo rifatto l’impostazione grafica e aggiornato la locandina», ci ha comunicato una addetta al telefono. Perfetto. Come? Semplicemente togliendo i riferimenti ai comandamenti singoli, ma mantenendo però lo stesso titolo legato alle Tavole della vaccinazione. Insomma, qualche cosa di più di una licenza poetica.
Come ha notato lo stesso vescovo di Savona, che è stato informato subito della cosa e ha scritto agli organizzatori per protestare il suo dissenso. E che il giorno dopo, rispondendo alla Bussola, ci informa che la locandina è stata ritirata (successivamente sarebbe stata poi modificata, ma come abbiamo visto a metà).
Oltre a non risparmiare una nota di biasimo per un’iniziaitva che non esita a definire «blasfema».
«Ho protestato – spiega alla Bussola il vescovo Calogero Marino – non appena ieri mattina (lunedì) mi è giunta segnalazione. All’inizio pensavo a una fake news, poi quando ho capito che si trattava di una cosa vera, ho scritto una lettera agli organizzatori del convegno nella quale esprimevo tutto il mio disagio e il mio dispiacere».
Eh sì, perché al vescovo a non essere andato giù è stato l’accostamento dei vaccini con il Decalogo, quello vero. «Non si tratta di vaccini, avrei fatto lo stesso se l’argomento fosse stato il disagio giovanile. È solo una questione di rispetto della fede dei cattolici».
Blasfemia?
«Da quello che capisco io direi di sì, io non ho chiesto di sospendere il convegno, ma solo di agire in un qualche modo per togliere quei riferimenti al decalogo». Abbiamo visto che è stato accontentato a metà. Perché la parola tavole, che rimanda al comandamento deve rimanere ben chiara in mente a tutti.
D’altra parte, la decade dei vaccini impone un decalogo. Le patologie, infatti, sono varie e tante che c’è proprio un vaccino per tutto. È questa la stagione che stata inaugurata con la pandemia. E questa che deve essere sostenuta anche cambiando il paradigma dei vecchi comandamenti, che possono andare in soffitta a vantaggio di nuovi e scientificamente corretti comandamenti in ambito vaccinale.
*AGGIORNAMENTO*
Sulla home page dell'Asl di Savona, da questa mattina, mercoledì 25 ottobre non compare più il manifesto modificato e il convegno è sparito dai radar. Il presidente dell'Amc (Associazione Medici Cattolici) di Savona ha comunicato quanto segue: «In accordo fra il Presidente Ordine savonese, dr Luca Corti e il Commissario Straordinario della ASL 2 savonese, si è deciso di rinviare a nuova data il convegno previsto l'11 novembre pv, nel rispetto della nostra sensibilità offesa. Nella nuova occasione verrà richiesta alla mia sezione probabilmente un intervento rappacificante».