Benedetto XVI sulla tomba del beato Stepinac
Il pontefice renderà omaggio all'emblema spirituale della Chiesa croata. Lo accompagniamo con le parole immortali del grande presule martirizzato dal comunismo.
Domani e domenica Papa Benedetto XVI sarà in visita pastorale in Croazia; è il suo primo viaggio nel Paese slavo. Il pontefice sarà nella capitale, Zagabria, in occasione della Giornata nazionale delle Famiglie Cattoliche Croate il cui è motto «Insieme in Cristo». Durante il viaggio, Benedetto XVI si recherà in preghiera sulla tomba del beato cardinale Alojzije Viktor Stepinac (1898-1960) [nella foto], arcivescovo di Zagabria dal 1937 al 1960, che, perseguitato dal regime comunista del maresciallo Tito, morì da martire.
Mons. Stepinac fu arrestato il 18 settembre 1946 con l’accusa di aver collaborato con il passato regime degli ustascia filonazisti guidati da Ante Pavelic, con lo stesso Terzo Reich e quindi di attività eversiva contro lo Stato. In realtà, il vero motivo del processo fu il fermo rifiuto del presule croato di costituire una “Chiesa” prona ai voleri del regime ateo comunista jugoslavo e quindi indipendente da Roma.
Dapprima Stepinac si ritirò in un rigoroso silenzio, ma poi passò al contrattacco, difendendosi con limpidezza e denunciando apertamente tanto le manovre del governo comunista quanto la palese falsificazione di prove e di documenti a suo danno.
Davanti al giudice che lo inquisì, del resto, mons. Stepinac dichiarò: «La mia unica colpa consiste nel non essere caduto in ginocchio davanti al comunismo, che solo governa in questo Paese. Se non mi date ragione voi, sarà la storia a darmela».
Il processo durò pochi giorni e dei 35 testimoni proposti dalla difesa, tra cui alcuni tra serbi ed ebrei (popoli entrambi duramente perseguitate dal regime ustascia), ne vennero ascoltati solo otto. Condannato a 16 anni di reclusione, dopo pochi anni mons. Stepinac vide la pena commutarsi negli arresti domiciliari. Fu così “recluso” nerlla canonica del suo paese natale, Krasic, sotto stretta sorveglianza della polizia.
Quando il 12 gennaio 1953 Papa Pio XII lo creò cardinale, gli venne impedito di recarsi a Roma.
Morì nel 1960. Pare che avesse sviluppato i sintomi di una malattia genetica; tuttavia, esiste la testimonianza di un carceriere che riferisce di avere somministrato all’arcivescovo del veleno.
Nel 1988 Papa Giovanni Paolo II ha dichiara beato il cardinal Stepinac.
Per non dimenticare, per ricordare il calvario della nazione croata e dei suoi martiri, e per accompagnare questo importante viaggio del Santo Padre rileggiamo alcune parole altamente significative di uno degli emblemi spirituali più amati e importanti del Paese slavo.
- Beato Alojzije V. Stepinac, omelia del 25 novembre 1942, Festa di Cristo Re