Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Francesca Saverio Cabrini a cura di Ermes Dovico
EDITORIALE

Bene usare la tv, ma ci vuole prudenza e capacità

La presenza di suor Cristina in tv, nel programma The Voice, è sicuramente genuina, ma mi lascia perplessa il mondo in cui è piombata. Negli anni sono stati tanti i frati, le suore, i preti. che a un certo punto hanno perso vocazione e talento.

Editoriali 25_03_2014
Suor Maria Gloria Riva

La faccia è acqua e sapone, la battuta è spontanea e fanciullesca. Si chiama suor Cristina e, nel programma The Voice, dedicato alle voci nuove, ha fatto colpo. Di fronte alle riprese della trasmissione di RAI 2 c'è chi ha osannato e chi ha torto il naso.

Per curiosità, e per dovere d'informazione, ho guardato anche io su you tube il filmato in questione, ma ho guardato anche altro: interviste fatte a suor Cristina su vari canali televisivi e in diverse occasioni. Mi sono convinta della genuinità della suora e della semplicità con cui, nella sua vita e nella sua Congregazione, tutto è nato. Ho visto il desiderio, certo sincero, di far emergere un'immagine diversa della suora e ho gioito del suo bel rapporto con le consorelle, attempate, e pur tuttavia capaci di accogliere l'imprevedibile novità di una sorella rock star.

Quello che però mi lascia molto perplessa e che mi porterebbe a mettere in guardia suor Cristina e le sorelle orsoline, è il mondo in cui sono piombate. Non mi sono piaciute le riprese della trasmissione The Voice, volte più a tracciare il lato comico della faccenda che la serietà dell'impegno di chi stava cantando. Non mi fido del mondo, almeno di certo mondo, dei media, che prima porta in alto le sue vittime e poi le lascia cadere nel baratro. Sarebbero troppi i nomi da elencare, fra coloro che frati, suore o preti beat, hanno poi perso tutto, vocazione e talento. Non mancano, per fortuna, buoni esempi. Alcuni sono stati capaci di dominare il mondo dei media, tuttavia non avendo accettato le regole del gioco, presto o tardi, sono caduti nell'oblio.

Non sono oscurantista e sono convinta che non si possa fare a meno di utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione sociale e, in tal senso, anche apparire in TV può avere il suo valore. Attenzione, però, a non corteggiare mamma TV pensando di poter essere in questo modo più appetibili alla gente e ai giovani. Gesù chiama a un'autenticità di vita (e di senso della vita) che poco ha a che fare con il piccolo schermo. Chi segue Cristo segue, pur sempre, le orme di uno che va verso la croce. Se si è pienamente se stessi e si cerca veramente il Bene con la B maiuscola allora si potrebbe anche fare la rock star (o il Fratello Metallo) ma alle condizioni che sia veramente solo l'annuncio cristiano a dettare le leggi di mercato. E questo ahimè, per le esperienze che sappiamo, ha - in certo mondo - sempre avuto poco credito e fatto poca strada.