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cambio della guardia

Bellefontaine, una notizia cattiva e una buona

La comunità trappista, troppo ridotta, dovrà abbandonare l'abbazia francese. Ma la vita monastica continuerà con i benedettini provenienti da Le Barroux.

Borgo Pio 17_10_2025

La brutta notizia è che, dopo secoli, i cistercensi lasceranno l'abbazia francese di Bellefontaine, fondata nel 1120, poi rifiorita nel 1642 con i foglianti (riforma interna all'ordine cistercense) e ancora risorta dopo la burrasca rivoluzionaria con i trappisti, ovvero i cistercensi della stretta osservanza. Pochi monaci, spazi troppo grandi da gestire, e un'età media superiore agli ottant'anni.

I tentativi di andare avanti, tentando di adattare gli spazi o instaurando partnership con alcune associazioni, non si sono rivelati sufficienti per proseguire. «La comunità cistercense dovrà lasciare questo luogo benedetto di Bellefontaine e i fratelli si disperderanno. Sette di noi si uniranno alla casa di riposo delle suore della Congregazione di Santa Maria di Torfou, che ringraziamo di cuore per la loro accoglienza fraterna e attenta. Tra i più giovani, tre hanno già scelto un'altra comunità per continuare la loro vita monastica, e altri tre vivranno un'esperienza di transizione prima di fare una scelta definitiva», si legge nel comunicato pubblicato dalla diocesi di Angers».

Con la solennità di Ognissanti l'abbazia chiuderà i battenti, ma – ecco la buona notizia – solo temporaneamente... «Non ci saranno più funzioni aperte al pubblico, ma due fratelli della comunità continueranno a vivere sul posto» fino all'arrivo della nuova comunità che ne raccoglierà il testimone. «L'abbazia continuerà a vivere» grazie ai benedettini che giungeranno in primavera dall'abbazia di Le Barroux, la comunità di rito antico fondata tra gli anni Settanta e Ottanta da dom Gerard Calvet. «Con l'arrivo dei fratelli benedettini di Barroux, si tratterà quindi, in un certo senso, di un ritorno alle origini dell'abbazia di Bellefontaine», prosegue il comunicato. «L'essenziale è che questa storia millenaria continui e che questo luogo di alta spiritualità, senza dubbio il più antico di tutto l'Anjou, possa continuare a risplendere e a testimoniare il Vangelo».