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decreto

Belgio, a Messa si nomina anche la "delegata episcopale"

Rebecca Alsberge è responsabile del vicariato del Brabante-Vallone. E il suo nome si dovrà menzionare durante la preghiera eucaristica, dopo il Papa e il vescovo. Promozione dei laici o clericalizzazione delle donne?

Borgo Pio 18_12_2024

«... con il tuo servo e nostro Papa Francesco, il nostro vescovo Luc... e la delegata episcopale Rebecca»: questa la formula che, durante la preghiera eucaristica, sentiranno pronunciare i fedeli del vicariato di Brabante-Vallone dell'arcidiocesi di Bruxelles. Qualora sia anche presente alla celebrazione, la "delegata Rebecca" prenderà la parola all'inizio della Messa (dopo il saluto liturgico iniziale), dopo il Vangelo (quando «il sacerdote chiederà alla delegata episcopale di far risuonare la parola di Dio») e naturalmente anche alla conclusione del rito.

Tutto questo per decreto della stessa delegata (qui) che dal dicembre 2023 è subentrata alla guida del vicariato di Brabante-Vallone per cinque anni, dopo il pensionamento del vescovo ausiliare Jean-Luc Hudsyn. La delegata sarà affiancata, sempre per cinque anni, da un vice, don Alain de Maere. Nomine volute dall'arcivescovo Jean-Luc Terlinden «in una prospettiva di progressivo sviluppo di ministeri nuovi e complementari» e, neanche a dirlo, per «inserirsi nella visione di Chiesa sinodale e missionaria elaborata dal nostro Papa Francesco». Promozione dei laici o clericalizzazione delle donne?