Battiato, reincarnazioni e cetrioli: le imposture smascherate
«Un pensiero che crede nella reincarnazione non si pone il problema di aiutare i più sfortunati, poiché scontano i peccati della vita precedente». Da Battiato al cetriolo passando per la reincarnazione, il saggio di Nobile smonta miti e imposture del mondo moderno.
Il maestro e poligrafo Agostino Nobile scrive ormai da qualche anno sul blog Stylum Curiae del vaticanista emerito Marco Tosatti. Ora ha pensato bene di raccogliere questi suoi articoli in un testo unico, Gli Antioccidentali. Siero genico, lockdown, immigrazione, razzismo, imposture smascherate con prove documentate (pp. 356, Amazon, €. 18, con prefazione di Tosatti), il cui lungo sottotitolo dà un’idea di quel che ci troverete dentro.
E cioè una critica a trecentosessanta gradi della situazione in cui alcuni occidentali più ricchi degli altri stanno coscientemente precipitando il resto dei compaesani. Ora, data la varietà dei temi affrontati in quasi quattro centinaia di pagine, è stato giocoforza sceglierne uno, quello che mi ha più intrigato, e darne contezza. Anche perché si tratta di uno dei tanti miti che ci riguardano più da vicino. Ricordiamo che l’autore è prima di tutto un musicista. Segno dei tempi: Sakharov era un fisico e Safarevic un matematico; gli umanisti erano tutti sul libro paga del soviet.
Ebbene, «era nel 1973 che col mio gruppo suonammo al Pier Lombardo di Milano, dove si esibiva, tra gli altri, Franco Battiato. Col viso dipinto di bianco come Alice Cooper». Come testimonia una foto di Roberto d’Agostino nel suo Supercafonal, dopo ciò il cantautore adottò, nell’abito, il glam-rock alla Bowie e Zero. Ma per fortuna trovò presto il suo «centro di gravità permanente». Infatti, si immerse « nello gnosticismo guenoniano. René Guénon (1886 -1951), convertito all'islam col nome Shaykh 'Abd al-Wahid Ya-hya (…) è stato uno gnostico sincretista».
Battiato era anche pittore e si firmava con lo pseudonimo musulmanizzante «Suphan Barzahani». Continua Nobile: «Un altro gnostico a cui si affidò Battiato era l'armeno pseudo-mistico e filosofo Georges Gurdjieff. Affermò che l'uomo nasce privo di anima, e se non vuole morire come un cane deve acquisirla durante la sua vita. Egli si riferiva alla coscienza superiore, distinta dalla coscienza ordinaria degli esseri umani, definita come una forma di sonno. In pratica, secondo questa ideologia disumana, le persone semplici sono fregate in partenza».
Nobile, sempre tranchant, insiste: «Tranne che con i papi, l'autore siciliano andava d'accordo con tutti, come quando in una intervista dichiara che il matrimonio gay e il transessualismo sono cosa naturale. Fatto che nessuna religione ha mai legittimato, anzi». Di più: «In un’intervista afferma “Esistiamo per evolverci, non certo per fare figli”». Qualunque cosa voglia dire. Non basta. «Nella sua canzone Testamento e in alcune interviste, Battiato dice che Gesù Cristo nei Vangeli parla di reincarnazione. Con certezza assoluta afferma che il teologo Origene di Alessandria credeva nella reincarnazione».
Nobile fa alcune considerazioni: «Un pensiero che crede nella reincarnazione non si pone il problema di aiutare i più sfortunati, poiché scontano i peccati della vita precedente». E, coerentemente, «se ci fosse la reincarnazione non avremmo bisogno di un redentore». Stoccata finale: «Quando negli anni Ottanta un tipo convertito al buddismo zen mi parlò di reincarnazione, istintivamente gli chiesi come fa un cetriolo o uno scarafaggio a meritarsi il ritorno allo stato umano? Restò imbambolato. Non ci aveva pensato». Et de hoc satis. Per le altre suggestioni non mi resta che rimandarvi al libro.