Australia, campione di rugby chiama alla conversione i gay
L'australiano e campione di rugby Israeal Folau dichiara che i "matrimoni" gay "sono perversioni incredibili". Richiamato dalla Federazione.
Il 29enne australiano Israeal Folau è l’estremo e stella della nazionale australiana di rugby. Sui social aveva postato un video di un predicatore cristiano, David Wilkerson, che in merito ai “matrimoni” gay aveva detto: “Viviamo in un’epoca di vizio senza precedenti, di illegalità galoppante, di perversioni sessuali indescrivibili”. Folau spiega di averlo voluto postare “per amore, nella speranza che la gente possa ascoltare e riflettere”.
Di fronte alla valanga di critiche il campione ha così risposto: “Non si tratta di giudicare, ma di evitare che le persone continuino a peccare rischiando la punizione eterna. Si chiama amore, non mi scuserò per aver ubbidito alla voce di Dio. Gesù tornerà presto e vuole che ci rivolgiamo a lui attraverso il pentimento e il battesimo nel suo nome, per favore non indurire il tuo cuore”.
La Federazione nazionale così come il suo club lo ha ripreso solo verbalmente, ma ha evitato la squalifica perché Folau è uno dei loro migliori giocatori. Storce il naso invece lo sponsor Qantas, compagnia aerea di bandiera, da sempre schierata a favore delle rivendicazioni LGBT.
Come si dice, bella testimonianza quella di Folau: dentro e fuori dal campo.