«Attenti al Diavolo, sta accovacciato alla nostra porta»
All'Angelus del 3 gennaio 2016 Papa Francesco ha proposto una nuova riflessione sul Diavolo, uno dei temi più frequenti del suo Magistero. Il Pontefice è partito da un brano del Libro della Genesi, dove si parla del Diavolo che sta «accovacciato davanti alla nostra porta». «Guai a noi se lo lasciamo entrare».
All'Angelus del 3 gennaio 2016 Papa Francesco ha proposto una nuova riflessione sul Diavolo, uno dei temi più frequenti del suo Magistero. Di fronte al mistero del male, ha detto il Papa, «siamo chiamati a spalancare la porta del nostro cuore alla Parola di Dio». Sì, «il male insidia anche la nostra vita e richiede da parte nostra vigilanza e attenzione perché non prevalga».
Il Pontefice è partito da un brano del Libro della Genesi, dove si parla del Diavolo che sta «accovacciato davanti alla nostra porta». «Guai a noi», ha detto Francesco, «se lo lasciamo entrare; sarebbe lui allora a chiudere la nostra porta a chiunque altro. Siamo invece chiamati a spalancare la porta del nostro cuore alla Parola di Dio, per diventare così suoi figli». Così si sfugge al Diavolo. Dio si è incarnato affinché «toccassimo con mano l’amore di Dio». È questa la «drammaticità dell’Incarnazione»: tentati dal Demonio, gli uomini hanno scelto le tenebre. Ma Dio si è incarnato perché «il Vangelo diventi sempre più carne anche nella nostra vita».
«E Lui», prega Francesco, «ci difenda dal male, dal Diavolo, che sempre è accovacciato davanti alla nostra porta, davanti al nostro cuore, e vuole entrare». «Accostarsi al Vangelo, meditarlo e incarnarlo nella vita quotidiana è il modo migliore» per resistere al Diavolo e per «conoscere Gesù e portarlo agli altri». «Se lo accogliamo, cresceremo nella conoscenza e nell’amore del Signore, impareremo ad essere misericordiosi come Lui». E allora il Diavolo non potrà prevalere.
«E ricordo», ha concluso il Papa, «anche quel consiglio che tante volte vi ho dato: tutti i giorni leggere un brano del Vangelo, un passo del Vangelo, per conoscere meglio Gesù, per spalancare il nostro cuore a Gesù, e così possiamo farlo conoscere meglio agli altri. Anche, portare un piccolo Vangelo in tasca, nella borsa: ci farà bene. Non dimenticate: ogni giorno leggiamo un passo del Vangelo».