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Africa

Attaccate tre chiese nella Repubblica democratica del Congo

Uomini armati che si ritiene appartengano alle milizie CODECO hanno interrotto le funzioni religiose e hanno aperto il fuoco sui fedeli

Il 27 agosto nella provincia di Ituri, nell’est della Repubblica democratica del Congo, uomini armati hanno attaccato tre chiese a Mesa, Cepac e Aumopro, tre località vicine alle rive del lago Alberto. Era domenica e molti fedeli stavano partecipando alla celebrazione della messa. “Stavano pregando – ha raccontato Dieudonne Lossa, un leader della società civile – ma purtroppo i miliziani hanno aperto il fuoco”. Dieudonne Lossa e Ruphin Mapela, un amministratore locale, sostengono che in una delle chiese sono stati uccisi nove fedeli e che nello scontro a fuoco al sopraggiungere delle forze di sicurezza sono morti quattro miliziani e un militare. Ma si tratta di un bilancio provvisorio che potrebbe aumentare. Entrambi ritengono che responsabile degli attacchi sia il CODECO, Cooperativa per lo sviluppo del Congo, uno delle decine di gruppi armati che infestano le province orientali del Congo. Il CODECO riunisce diversi gruppi di combattenti che rivendicano di difendere i Lendu, una etnia di agricoltori in perenne conflitto con gli Hema, una etnia di pastori, a sua volta difesa da una milizia chiamata Zaire. Il conflitto tra le due etnie si è inasprito a partire dal 2017 provocando più di 1,5 milioni di profughi, la morte di migliaia di civili e una crisi umanitaria ormai permanente. Il portavoce dell’esercito nell’Ituri, Jules Ngongo Tshikudi, ha raccomandato agli abitanti dei tre centri in cui le chiese sono state attaccate di mantenere la calma assicurando che l’esercito è impegnato a individuare e neutralizzare i responsabili.