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LIBIA

Al Arabiya: 10mila morti

Rimane alta la tensione in Libia dopo il discorso in tv di ieri sera del leader libico Muammar Gheddafi che ha detto: «Resisterò fino alla morte».

Attualità 23_02_2011
Secondo Al Arabiya sono circa 10.000 i morti in Libia e oltre 50.00 i feriti. Gheddafi aveva ordinato di bombardare i pozzi ma un pilota si e' rifiutato. La figlia di Gheddafi era sull'aereo respinto da Malta. La Ue coordina l'evacuazione degli europei e pensa a sanzioni. Berlusconi: No a violenze ma attenzione al dopo. Frattini: Pronti a promuovere canale umanitario. Un video diffuso da Onedayonearth mostra le fosse sulla spiaggia del lungomare della capitale.


FONTI MALTA, AISHA GHEDDAFI SU AEREO RESPINTO.
C'era anche Aisha Gheddafi, figlia del leader libico, tra le 14 persone a bordo di un aereo libico cui e' stato impedito di atterrare oggi a Malta. La torre di controllo ha subito negato l'autorizzazione e ha contattato le autorità e rappresentanti del governo oltre all'ambasciatore libico a Malta che si è recato personalmente sul posto dove, in contatto con il pilota, questo gli ha detto che a bordo del suo volo c'era appunto Aisha Gheddafi. Oltre a insistere sulla scarsità di carburante. Le autorità maltesi hanno deciso di non concedere l'autorizzazione all'atterraggio "per non creare un precedente", si apprende da fonti vicine al governo. A conclusione della lunga trattativa, il pilota ha deciso di cambiare rotta e tornare a Tripoli.

BERLUSCONI: NO VIOLENZE; ATTENTI AL DOPO.
"Per tutta la notte siamo stati in contatto con i leader europei e americani per monitorare la situazione in Libia e in altri paesi del nord Africa. Quello che é importante è che non ci siano violenze ma dobbiamo anche essere attenti a quello che accadrà dopo quando saranno cambiati questi regimi con cui noi trattiamo e che sono per noi importanti per la fornitura di energia". Lo ha detto intervenendo agli Stati generali di Roma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

BERLUSCONI: ATTENZIONE A DERIVE FONDAMENTALISMO.
"Dobbiamo fare attenzione a che non ci siano violenze ingiustificate e derive che recepiscano un dogmatismo antioccidentale del fondamentalismo islamico". Così il presidente del Consiglio Sivio Berlusconi, nel suo intervento agli Stati Generali della città di Roma, facendo riferimento a quanto sta accadendo in queste ore in Libia. "Prendiamo atto con grande piacere - ha aggiunto - che il vento democratico ha risvegliato soprattutto dai giovani che vogliono essere liberi armati di internet e del loro coraggio hanno dato il via a un sommovimento".

BERLUSCONI, SIAMO MOLTO PREOCCUPATI.
"Siamo molto preoccupati". Risponde così il premier Silvio Berlusconi, prima di lasciare il palazzo dei Congressi dell'Eur dove ha partecipato agli Stati Generali di Roma Capitale ai cronisti che gli chiedono un commento sulla situazione in Libia. Prima di lasciare il Palazzo dei Congressi il cavaliere si è intrattenuto con alcuni sostenitori che lo applaudivano e gli stringevano la mano.

BOSSI: ROMPERE TRATTATO? NON ESAGERIAMO.
Denunciare il Trattato di Amicizia Italia-Libia? "Non esageriamo". Il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, frena sull'ipotesi di rompere il trattato di cooperazione tra l'Italia ed il paese nord-africano ormai alle prese con la guerra civile. A chi gli ricorda che il governo si è impegnato per realizzare grandi investimenti in Libia e per la costruzione della autostrada costiera libica, il Senatur replica così: "Sull'autostrada passano i camion italiani - dice - E poi chi lo porta il petrolio".

"L'Italia è in Europa. Non possono lamentarsi se poi gli immigrati vanno da tutte le parti. Interverranno, interverranno". Così il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, ai cronisti a Montecitorio che gli chiedono se l'Italia sia stata "abbandonata" dall'Unione Europea per l'accoglimento degli immigrati dopo la crisi libica.


UE COORDINA EVACUAZIONE EUROPEI.
L'Unione Europea ha messo a disposizione il coordinamento fra gli Stati membri per "l'evacuazione dei circa 10 mila cittadini europei" presenti in Libia. Lo ha riferito il portavoce della Commissione Europea, Olivier Bailly, precisando che saranno attivate anche le procedure per l'evacuazione "in particolare via mare". Il portavoce della Commissione ha specificato che per il coordinamento dei mezzi aerei e navali messi a disposizione dagli Stati membri è stato attivato il Mic (Monitoring Information Center)", struttura normalmente utilizzata per emergenze di carattere umanitario.

"La Commissione Europea ha espresso una "condanna unanime per l'uso della forza in Libia e ha affermato che "é inaccettabile che un leader minacci i propri cittadini". Lo ha riferito il portavoce della Commissione Europea, Olivier Bailly, dopo una riunione del Collegio dei Commissari e riportando la posizione del presidente Manuel Barroso, dei vicepresidenti e della rappresentante per la Politica Estera Ue Catherine Ashton.


AL JAZEERA, 20MILA FUGGITI NELLA NOTTE VIA EGITTO.
Circa 20mila persone hanno lasciato la notte scorsa la Libia attraverso il valico di Sallum con l'Egitto. Lo riferisce al Jazira, citando un suo inviato al confine che ha parlato con fonti militari egiziane. La frontiera, perlomeno sul lato egiziano, è sotto il controllo dell'esercito del Cairo, secondo le fonti. Sembra che i soldati lascino passare solo forniture mediche. Per quanto riguarda il confine occidentale della Libia, l'Organizzazione mondiale delle migrazioni (Oim) afferma che migliaia di stranieri - libanesi, turchi, siriani e tedeschi - si sono uniti ai tunisini e passano in Tunisia per tentare di tornare nei loro paesi da lì.