Aiutare la Libia per gli immigrati. Ma in silenzio
A quanto pare il governo Conte ha autorizzato la cessione alla Libia di 10 navi della Guardia Costiera, per aiutare il Paese nel contrasto all'emigrazione illegale. Ma la notizia passa in sordina. Un silenzio che non ha precedenti e che rivela quanto imbarazzo e quanta discordia su questo tema vi siano nelle forze di maggioranza.
Le aveva promesse l’anno scorso Matteo Salvini quando era ministro dell’Interno ma ora la consegna di altre 10 motovedette donate da Roma alla Guardia Costiera libica mette in imbarazzo il governo Conte 2 alle prese con l’acceso dibattito interno al suo esecutivo circa il rinnovo degli accordi con la Libia per il contrasto all’immigrazione illegale.
Almeno 25 parlamentari della maggioranza hanno infatti chiesto di non rinnovare il Memorandum voluto dal ministro Marco Minniti nel 2017 e che in due anni ha permesso di ridurre sensibilmente i flussi di immigrati clandestini verso le nostre coste, peraltro in vertiginoso aumento negli ultimi due mesi con l’avvento dell’attuale governo. Probabilmente per questa ragione la notizia della consegna delle 10 unità navali alle forze libiche non è stata resa nota dalle autorità italiane ma solo da quelle libiche ed ha trovato spazio su alcuni media italiani solo dopo che è stata diffusa, il 4 novembre, dal web-magazine Analisi Difesa che ha citato gli account Twitter della Marina Libica e di Migrants Rescue Watch che hanno mostrato un video e due fotografie della cerimonia di consegna, avvenuta il 2 novembre in concomitanza col rinnovo del memorandum Italia-Libia e del 57° anniversario della costituzione della Marina Libica.
Questi i testi dei due tweet:
#Libya 02.11.19 – Libyan Coast Guard took delivery of 10 new coastal patrol boats from Italy. The transfer coincided with 57th anniversary of the Libyan Navy
#Libya 02.11.19 – Italian Government delivers 10 “new” patrol boats to Libyan Coast Guard to improve its #SAR capabilities & save more lives at sea @ Tripoli Naval Base
Nelle immagini appaiono motovedette Classe 500 appartenute alla Guardia Costiera italiana la cui consegna in 10 esemplari era stata annunciata nei mesi scorsi dall’allora titolare del Viminale, Matteo Salvini. Alla cerimonia hanno partecipato molte autorità militari e civili libiche, anche addetti militari e diplomatici stranieri ma non è stato specificato se vi fossero esponenti del governo italiano o dell’ambasciata a Tripoli. In passato, con i ministri Minniti e Salvini al Viminale, le donazioni di unità navali italiane alla Libia avevano sempre avuto ampia visibilità mediatica, a concreta testimonianza del supporto fornito a Tripoli per aiutare i libici a fermare l’immigrazione illegale.
Un anno or sono erano state cedute alla Guardia Costiera altre 10 piccole motovedette Classe 500 e due unità più grandi classe Corrubia dismesse dalla flotta della Guardia di Finanza mentre nel maggio 2017 il ministro Minniti partecipò alla cerimonia di consegna di altre 10 imbarcazioni. Si trattava di 4 pattugliatori classe Bigliani riparati presso le officine navale della Guardia di Finanza di Miseno (Napoli) e 6 motovedette tipo V-5000 anch’esse ex Guardia di Finanza riparate già in dotazione alla Libia, ma danneggiate durante il conflitto del 2011 e poi riparate e riportate alle condizioni operative dall’Italia. Il silenzio del governo Conte2 sulla consegna delle ultime motovedette destinate alla Guardia Costiera del ministero dell’Interno di Tripoli la dice lunga sulle tensioni interne alle forze politiche che sostengono l’esecutivo, in cui il nutrito fronte “immigrazionista” preme per far riprendere gli sbarchi su vasta scala in Italia.
Un “pudore” paradossale tenuto conto che lo sforzo italiano di potenziare le capacità marittime libiche di fermare i flussi migratori e controllare le loro acque è appoggiato anche dall’Unione Europea che nei giorni scorsi ha rinnovato il suo impegno nell’addestramento della Guardia Costiera di Tripoli.