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India

101 casi di violenza contro cristiani registrati in India nei primi cinque mesi del 2018

Aumentano le minacce ai cristiani riuniti in preghiera e gli attacchi a donne e bambini. Le violenze si sono estese a quattro nuovi stati

 

 

L’organizzazione non governativa di ispirazione cristiana Alliance Defending Freedom ha pubblicato nuovo rapporto sulla situazione dei cristiani in India, relativo ai primi cinque mesi del 2018. Nel periodo considerato sono stati denunciati 101 episodi di violenza, circa una media di 20 al mese. Purtroppo si sono per la prima volta registrati casi di violenza in quattro stati della federazione: Delhi, Goa, Pondicherry e Rajastan. Questo porta al 75% l’estensione del territorio nazionale in cui praticare la fede comporta dei rischi. Secondo la ricercatrice Tehmina Arora, i cristiani inoltre non sono al sicuro neanche negli stati governati dai partiti laici. Le violenze denunciate si sono infatti verificate in 14 stati governati dai nazionalisti indù del Bharatiya Janata Party e in otto governati da forze cosiddette laiche. L’indagine rivela un aumento in particolare di minacce e intimidazioni nei confronti di fedeli riuniti in preghiera e di attacchi a donne e bambini inermi. Si conferma infine il fatto che i cristiani aggrediti spesso incontrano ostacoli e difficoltà a registrare le denunce a causa dell’atteggiamento poco collaborativo della polizia. Solo per 13 episodi di violenza su 101 è stato possibile depositare e far registrare una denuncia. Negli ultimi quattro anni alla linea telefonica “Helpline” (Telefono amico), promossa dallo United Christian Forum, sono stati segnalati più di 750 casi di violenza contro i cristiani.