Trump sarà accolto da vincitore in Israele. Ma non è detto che la guerra sia finita

Donald Trump sarà accolto oggi come un vincitore in Israele, come l'unico uomo che ha saputo porre fine alla guerra e far rientrare gli ostaggi. Speranze anche in Cisgiordania e nel mondo arabo. Ma a Gaza la guerra è davvero finita? Le possibilità che scoppi di nuovo sono molto alte.
- La Chiesa può avere un ruolo centrale nel processo di pace di Nico Spuntoni
Jimmy Lai, martire per la Verità
Imprenditore ed editore a Hong Kong, convertito al cattolicesimo diventa una spina nel fianco del regime comunista cinese. Da 5 anni è in prigione dove rischia di morire. A lui va il premio "Fatti per la Verità" che sarà consegnato durante la Giornata della Bussola il prossimo 25 ottobre a suo figlio Sebastien Lai.
- DOSSIER: Jimmy Lai, un cattolico contro il potere
Viganò e don Pompei, senza gerarchia non c'è Chiesa visibile
L'ex nunzio difende il sacerdote di Sermoneta: giusta disobbedienza a un superiore illegittimo. Ma il nodo della questione, prima che l'obbedienza, è l'autorità. Disconoscendo i legittimi pastori si toccano i fondamenti stessi della Chiesa: visibilità e apostolicità.
Maria Corina Machado, un Nobel a un altro Venezuela possibile
Il Nobel per la Pace non va a Trump, ma sorprende ugualmente: lo vince Maria Corina Machado, oppositrice della dittatura venezuelana di Maduro. Uno schiaffo al populismo di sinistra.
- "Pace attraverso la forza", la strategia di Trump, di Eugenio Capozzi
Accordi Israele-Hamas, punto di partenza e non di arrivo
La soddisfazione per il cessate il fuoco e il rilascio di ostaggi e prigionieri non deve far dimenticare che la strada per arrivare a una pace duratura è ancora molto lunga e piena di incognite. E c'è anche un problema di leadership in entrambi i campi
Convegno su Rosa Mistica, dono per la Chiesa e per il mondo
Fabio PiemonteUn evento internazionale sulla mariofania di Montichiari: a poco più di anno dal nulla osta vaticano aumentano i pellegrini e sempre più vescovi e fedeli desiderano approfondire l'esperienza mistica di Pierina Gilli, spiega il rettore del santuario bresciano.
Francesco, il santo che canta l’amore per Gesù e per la vita
Giovanni FigheraIl Sole sorto ad Assisi, il genio del Duecento, il gioioso mendicante: così la straordinaria avventura spirituale del "Poverello" è narrata da tre grandi autori come Dante, Chesterton e de Wohl.
Ordinazione di vescovo a Shanghai, altro schiaffo della Cina al Vaticano
Riccardo CascioliAnnunciata per il 15 ottobre l'ordinazione episcopale di Wu Jinlian, nominato dopo la morte di papa Francesco e mai riconosciuto dalla Santa Sede. È il segno del fallimento dell'Accordo segreto Cina-Vaticano, ma il cardinale Parolin insiste: «Andiamo avanti con pazienza».

Non solo Gaza, i paradossi della protesta ideologica
I movimenti di sinistra sono molto attivi a protestare contro il genocidio in corso a Gaza e altre guerre. Ma sono gli stessi che lottano per l’aborto, il più grande, silenzioso genocidio.
Onu, un rapporto mostra la violenza dell’utero in affitto
Tommaso ScandroglioLa relatrice speciale delle Nazioni Unite, Reem Alsalem, ha presentato un report che elenca le molteplici forme di violenza legate alla maternità surrogata. Di qui la richiesta di un suo divieto internazionale e di sanzioni per chi cosifica donne e bambini.
Legalizzare e privatizzare il suicidio porterà a una società più cinica
Benedetto RocchiDilexi te, Leone XIV pubblica l'ultimo documento di Francesco
Nico SpuntoniScontri a Bologna, il 7 ottobre dei Giovani Palestinesi d'Italia
Lorenza FormicolaIl capoluogo emiliano a ferro e fuoco durante il corteo (non autorizzato) del collettivo pro-Pal che ricalca la retorica jihadista e inneggia alla "Resistenza palestinese". Un episodio da non derubricare a cronaca o folklore. E una sigla, quella dei GPI, da non sottovalutare.
Ursula si salva e impone un piano quinquennale Lgbt
Luca VolontèNella strategia per l'uguaglianza LGBTIQ+ 2026-2030 presentata dalla Commissione europea la parola odio compare 36 volte. È il nuovo verbo dell'Europa della von der Leyen che impone l'ideologia di genere mentre la presidente si salva dal voto di sfiducia.