Dalla Chiesa vaccinista un kit per indottrinare preti e fedeli
La Chiesa asservita al vaccinismo sforna, tramite il Dicastero del cardinale Turkson, un kit sui vaccini anti-Covid per trasformare gli amboni delle nostre chiese in luoghi di propaganda vaccinista, fornendo indicazioni per le omelie, per trasformare ogni sacerdote in un funzionario del super-ministero della sanità, per mettersi al servizio della principale ideologia politica di questo momento e farla passare per evangelica. Il Kit, veramente imbarazzante per i luoghi comuni, esprime una Chiesa piaciona, che parla di cose che non sa e che liscia chi comanda. Ahinoi.
-VACCINI SCADUTI, L'OSSESSIONE DI VACCINARE L'AFRICA di Anna Bono
Solo due giorni fa ci chiedevamo cosa resti del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Ora ne abbiamo una chiara (e incredibile) dimostrazione: resta una “cabina di regia” – sì, non solo Draghi ne ha una … – per l’implementazione dell’ideologia vaccinista, per togliere ai fedeli ogni dubbio sul dovere evangelico assoluto di vaccinarsi, per confermare la tesi del vaccino sicuro oltre ogni ragionevole dubbio, per tacitare gli scienziati dissenzienti, per trasformare gli amboni delle nostre chiese in luoghi di propaganda vaccinista fornendo indicazioni e contenuti per le omelie, per trasformare ogni sacerdote in un funzionario del super-ministero della sanità, per mettersi al servizio della principale ideologia politica di questo momento storico e farla passare per evangelica. La Chiesa asservita al Vaccinismo. Non sono uno storico, ma non credo che mai la Chiesa cattolica si sia posta a servizio di un progetto mondano e politico come in questo caso, piegandosi perfino a fornirgli gli strumenti operativi – i Kit, appunto – assieme alla manovalanza per la propaganda.
Il Dicastero del cardinale Turkson ha prodotto un Kit (QUI) per rappresentanti della Chiesa sui vaccini anti-Covid composto di sette capitoletti che rimandano ad alcuni documenti, forniscono una antologia di interventi (soprattutto di papa Francesco), rispondono a domande cliniche (I vaccini sono sicuri? Sono stati prodotti troppo in fretta? Il vaccino protegge dalle varianti del virus?...), rispondono a domande cosiddette ecclesiali (cosa dire dei “complottisti” che criticano il vaccino?, cosa collega il coronavirus con la crisi ecologica?), propongono strumenti per omelie e conversazioni, rispondono a domande per la famiglia (quali sono gli effetti collaterali del vaccino? quali sono i vaccini ora disponibili?, bisognerà mantenere le distanze anche dopo essersi vaccinati?); infine il Kit propone esempi da tweet, storie Instagram, pagine Facebook sul tema vaccini e fornisce immagini. Ogni parroco, ogni settimanale diocesano, ogni movimento o associazione è così arruolato, inviato sul fronte e dotato delle cartucce da sparare, con l’indicazione contro chi le deve sparare.
Ci vuole molta creatività, va riconosciuto, per arrivare così tristemente in basso nel livello di compiacenza verso gli interessi cari al mondo e per trasformare un soggetto di evangelizzazione – il Dicastero protagonista, ma prima di esso la Chiesa intera – in un'agenzia che prepara Kit tecnico-pratici, funzionali ad una prassi che non rientra per niente nelle sue finalità e che crea nuovi dogmi e nuovi assoluti morali privi di fondamento.
Il testo del Kit è veramente imbarazzante per i luoghi comuni a cui aderisce e che rilancia come paraocchi e bavagli a chi cerca di pensare con la propria testa: “Ricevere il vaccino anti COVID-19 deve essere inteso come un atto d'amore verso i membri delle nostre comunità”, “Rigorosi test garantiscono che la vaccinazione è sicura”, “Gli scienziati monitorano costantemente ogni informazione che possa indicare rischi per la salute a causa di un vaccino”, “Gli scienziati sono stati in grado di sviluppare i vaccini anti COVID-19 così velocemente perché la ricerca ha fatto passi da gigante”, “gli scienziati stanno collaborando e condividendo le ricerche come mai prima d'ora”, “l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'Unione Europea e altri enti forniscono costanti aggiornamenti relativamente agli ultimi sviluppi per quanto riguarda i vaccini”, “Le autorità sanitarie pubbliche sono in grado di fornire consigli a livello locale per coloro che dovessero avvertire tali reazioni". Ma chi può mai credere a piaggerie di questo genere? Sono prese di posizione veramente imbarazzanti per superficialità e pressapochismo. Inoltre sono platealmente servizievoli rispetto al manovratore, prive del minimo coraggio critico, condiscendenti rispetto a decisioni sanitarie che in realtà sono politiche. Perché compromettere la Chiesa, facendola scendere a questi livelli di cortigianeria?
Il Kit arriva addirittura a dare consigli su come continuare ad indossare la mascherina anche dopo la vaccinazione perché non ci sono ancora prove che confermino la protezione a lungo termine, e sostiene che non ci sono altri vaccini oltre quelli esistenti che quindi diventano l’unico strumento contro il Covid. Demonizza coloro che seminano notizie false sulla vaccinazione, rimanda, da buon esecutore dei compiti assegnati, alle autorità competenti (sic!) dissuadendo quindi da attingere al samizdat clandestino, fa il panegirico della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali che “si avvale delle competenze dei suoi membri, che includono epidemiologi, esperti in risposte alla pandemia ed esperti in salute pubblica mondiale”, elude sbrigativamente la questione delle cellule fetali di aborti riferendo in modo parziale le valutazioni morali della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Non poteva mancare, alla fine di un Kit così tristemente adulatorio della versione ufficiale, l’abusata bufala dei collegamenti tra Covid e degrado ambientale: “La rapida distruzione degli ecosistemi e della biodiversità causata dal commercio della fauna, la deforestazione, le attività estrattive e l'agricoltura intensiva, aumentano il rischio di insorgenza di nuovi virus”. Sciocchezze e poco più, ma ripetute e fatte ripetere a iosa da chi utilizzerà il nuovo Kit.
Il Kit del Dicastero esprime una Chiesa piaciona, che parla di cose che non sa, che liscia chi comanda, che fa propri i più triti luoghi comuni, che disillude gli intelligenti, che adopera slogan senza significato. Ahinoi.